Donne e Lavoro: Ostacoli e Opportunità nella Valle d’Aosta

08 marzo 2025 – 17:01

Le donne stanno facendo passi da gigante nel campo dell’istruzione, ma incontrano ancora numerosi ostacoli nell’entrare nel mercato del lavoro e nell’ottenere posizioni di leadership. Nonostante il loro impegno e le competenze acquisite, le retribuzioni femminili rimangono inferiori a quelle dei colleghi maschi, spesso costrette a sottoscrivere contratti part-time per bilanciare le esigenze familiari con la carriera professionale.A livello nazionale, l’occupazione femminile sta gradualmente aumentando, tuttavia si attesta ancora al 12,6% in meno rispetto alla media degli altri paesi europei. Nel Nordovest del Paese, i tassi di occupazione sono più elevati rispetto alle medie nazionali: il 75,4% per gli uomini e il 62,1% per le donne. La Valle d’Aosta primeggia nella regione nordoccidentale con un tasso di occupazione maschile del 75,9% e femminile del 67,2%.Analizzando i dati relativi all’occupazione femminile nelle grandi imprese con oltre 100 dipendenti nel biennio 2022-2023 emerge che la Valle d’Aosta si conferma virtuosa nel ridurre il divario di genere sul lavoro. Nonostante persista una differenza negativa tra l’occupazione maschile e femminile dal 2019 ad oggi, si registra una riduzione dello scarto pari a 1,3 punti percentuali.Il tasso di disoccupazione tra le donne è più elevato e nel corso del 2023 sono state registrate 3.662 donne beneficiarie dell’assegno di disoccupazione rispetto ai 2.988 uomini. A livello regionale, i dati sull’occupazione femminile nelle grandi imprese presentano performance superiori alla media nazionale.L’indagine condotta dall’osservatorio economico regionale mette in luce un aumento della presenza femminile sul mercato del lavoro valdostano dal 2019; tuttavia i ruoli dirigenziali restano prevalentemente appannaggio degli uomini. Alla fine del 2023, su un totale di 9.000 dipendenti impiegati dalle grandi aziende della regione, il 35% erano donne (circa 3.200).Le imprese con più di cento dipendenti rappresentano il 39% del totale e hanno registrato un incremento dell’occupazione pari al ​​5,9%. Le aziende più grandi hanno visto una crescita dell’occupazione del ​​6,8%, mentre quelle più piccole hanno segnato un aumento del ​​3,9%.I contratti part-time coinvolgono il ​​18% dei lavoratori dipendenti con una netta disparità tra uomini e donne: queste ultime rappresentano il ​​41%. L’indagine conferma inoltre che le donne continuano a ricevere una formazione inferiore rispetto ai loro colleghi maschi nonostante i progressi compiuti nel settore educativo.

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