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mercoledì, 14 Maggio 2025
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Due enologi: un progetto coraggioso in Alta Valle Susa.

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Nel cuore delle Alpi piemontesi, dove le montagne si innalzano come sentinelle silenziose, due amici enologi hanno sognato di rinnovare la storia del vino. Mattia Longoni e Edoardo Marzorati, accomunati da un entusiasmo contagioso per l’arte di produrre vino, hanno scelto di riprendere in mano il destino di una vigna abbandonata da oltre quarant’anni a Mompantero, nei pressi di Susa. Questo coraggioso progetto ha catturato l’attenzione del mondo enologico, grazie anche alla pubblicazione sul numero recente di “La Revue du vin de France”.Con il loro impegno e passione, questi due uomini hanno deciso di recuperare le varietà autoctone dimenticate nel tempo. La leggenda vuole che Annibale, il celebre condottiero cartaginese, abbia apprezzato queste stesse uve durante la storica spedizione in Italia del 218 a.C. Il loro obiettivo è quello di far rivivere queste varietà uniche e autentiche, accompagnandole con alcune delle più note cultivar internazionali come il Nebbiolo.Il percorso di riproposizione di questi vitigni autoctoni non sarà semplice, ma gli amici Longoni e Marzorati sono pronti a metterne la loro vita. La piantagione delle nuove viti è avvenuta lo scorso marzo e il tempo necessario per far maturare i primi prodotti è calcolato in circa 4 anni, quando verranno lanciate sul mercato con l’etichetta “Barone di Clivio”. Gli esperimenti condotti insieme all’Università di Milano perfezioneranno ulteriormente queste varietà riconosciute da tutti come eccezionali.

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