21 febbraio 2024 – 20:12
Mario e Carlo, due gemelli eterozigoti nati il 9 gennaio del 1963 al Policlinico di Bari, hanno vissuto una vita segnata dall’abbandono della madre poco dopo la loro nascita. Adottati da famiglie diverse a soli 11 mesi, i due fratelli hanno trascorso i primi anni della loro esistenza ignari l’uno dell’altro, convinti di essere figli unici. È stato solo a 13 anni che il destino ha deciso di farli incontrare casualmente su un autobus diretto alla stessa scuola che frequentavano senza saperlo.La scoperta della reciproca esistenza ha scatenato una serie di emozioni contrastanti in Mario e Carlo: la gioia di aver finalmente trovato un fratello unita alla consapevolezza di essere stati cresciuti nell’inganno e nella menzogna. Il legame speciale che li univa sin da prima della rivelazione dei genitori adottivi si è rafforzato ulteriormente, confermando che il sangue non diventa mai acqua.Le vicende intrecciate delle due famiglie si sono svelate pian piano, rivelando dettagli sorprendenti come il fatto che Mario e Carlo fossero stati nella stessa culla all’orfanotrofio e che i medici avessero proposto di adottarli entrambi per non separarli. Tuttavia, una delle famiglie decise di prendersi cura solo di uno dei due gemelli, ignorando così il legame indissolubile tra i due ragazzi.Oggi, Mario è determinato a rintracciare la madre biologica per cercare risposte sul motivo del loro abbandono, mentre Carlo sembra restio a seguirlo in questa ricerca per paura di ulteriori delusioni o rifiuti. La determinazione di Mario nel voler conoscere le proprie origini e affrontare la verità dimostra la sua resilienza e la sua voglia di completare il puzzle della propria identità.La storia dei gemelli Mario e Carlo rappresenta un viaggio emozionante alla ricerca delle proprie radici e dell’amore materno perduto, evidenziando quanto il destino possa riservare sorprese inaspettate e quanto il legame fraterno possa resistere anche alle prove più dure.