L’incertezza globale, mitigata da segnali contrastanti provenienti dalle principali economie, si riflette nelle dinamiche della Borsa di Milano, che registra un lieve incremento dello 0,3%, condividendo una tonalità positiva con gli altri mercati europei. Questo scenario, pur non esente da volatilità, è segnato da specifici driver settoriali che influenzano significativamente le performance dei singoli titoli.Al centro dell’attenzione a Piazza Affari, emerge il titolo Tim (+3%), beneficiario di una revisione al rialzo da parte degli analisti di Berenberg. La rinnovata fiducia nella società, allineata a un quadro più favorevole per le imprese di telecomunicazioni a livello europeo, suggerisce una potenziale correzione di traiettoria dopo un periodo di incertezza. La performance di Tim è sintomatica di una più ampia rivalutazione del ruolo strategico delle infrastrutture digitali in un’economia sempre più connessa.Il differenziale tra i BTP italiani e i Bund tedeschi si stabilizza a 90 punti base, con un rendimento del decennale italiano attestato al 3,44%. Questo dato, sebbene monitorato con attenzione, riflette la relativa stabilità percepita sulla sostenibilità del debito pubblico italiano, ma rimane sensibile all’evoluzione delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea e alle aspettative di crescita economica.Tra i titoli principali, Nexi (+2,3%) e STMicroelectronics (+1,7%) contribuiscono all’andamento positivo, segnalando una ripresa dell’appetito per il settore tecnologico e dei pagamenti digitali, cruciale per l’evoluzione del sistema finanziario. Il comparto energetico mostra una dinamica mista: Italgas (+1,6%) e A2a (+1,2%) trainano la ripresa, mentre Enel (+0,5%) e Eni (+0,02%) faticano a decollare, probabilmente a causa della persistente volatilità dei prezzi delle materie prime e delle preoccupazioni legate alla transizione energetica.Il settore della difesa, tradizionalmente considerato un baluardo contro l’instabilità geopolitica, continua a performare bene, con Leonardo (+0,9%) e Fincantieri (+3,3%) che beneficiano di un clima di tensioni internazionali che stimolano gli investimenti in sicurezza.Il settore bancario, protagonista di un’intensificazione delle operazioni di consolidamento, è oggetto di un’attenta analisi da parte degli investitori. MPS (+0,48%), supportata dall’approvazione della BCE sull’offerta su Mediobanca (+0,43%), si presenta in positivo. Quest’ultima è impegnata in una giornata cruciale, caratterizzata da un Consiglio di Amministrazione dedicato all’aumento di capitale necessario per completare l’operazione. Mediolanum (+0,5%) segue la stessa tendenza, mentre le performance di Popolare di Sondrio e Bper (-0,4%), Unicredit (-0,3%) e Banco Bpm (-0,1%) risultano contrastanti, riflettendo le differenti strategie e le sfide specifiche che ciascuna istituzione bancaria si trova ad affrontare. Intesa Sanpaolo mostra una sostanziale stabilità (-0,01%). Illimity, con un balzo del 4,7%, cattura l’attenzione in seguito all’annuncio dello scioglimento del patto di consultazione e all’implementazione di un premio del 5% per l’operazione lanciata da Banca Ifis (+0,7%), un evento che suggerisce una possibile riorganizzazione interna e una nuova fase di crescita. La reazione del mercato indica un’aspettativa positiva verso le future prospettive della banca.