Il decreto attuativo per il meccanismo di mitigazione dei costi energetici destinato alle imprese energivore, comunemente definito “gas release”, dovrebbe concretizzarsi entro la fine del mese di luglio. La sua imminenza è stata confermata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, in una recente intervista a Radio 24, in risposta a precise richieste di cronoprogramma.Il ritardo nell’emanazione del provvedimento si è rivelato inevitabile a causa della necessità di un allineamento strategico con le istituzioni europee. L’approvazione del decreto, infatti, non poteva procedere autonomamente, ma richiedeva una preventiva concertazione e un’analisi approfondita delle implicazioni in linea con le normative comunitarie in materia di aiuti di Stato e concorrenza. Questo processo di coordinamento, pur complesso e talvolta prolungato, si è reso imprescindibile per garantire la piena legittimità e sostenibilità dell’intervento a livello europeo.Il “gas release” si configura come uno strumento cruciale per offrire un sostegno mirato alle imprese energivore, settori industriali ad elevata intensità energetica che hanno subito pesantemente l’impennata dei prezzi del gas naturale in seguito alla crisi geopolitica innescata dal conflitto in Ucraina. Il provvedimento prevede l’accesso, a condizioni agevolate, a volumi di gas naturale a prezzi calmierati, contribuendo a preservare la competitività delle aziende, a tutelare i posti di lavoro e a scongiurare il rischio di contrazioni produttive con ripercussioni negative sull’economia nazionale.La definizione precisa dei criteri di accesso, delle quantità di gas erogabili, delle modalità di finanziamento e delle garanzie richieste rappresenta un elemento chiave per il successo dell’iniziativa. Il Ministro Pichetto ha sottolineato l’importanza di un’implementazione rapida ed efficiente, auspicando una stretta collaborazione tra il governo, le imprese e gli operatori del settore energetico. La sfida ora è quella di trasformare l’annuncio in realtà, assicurando che il “gas release” possa effettivamente contribuire a lenire le difficoltà delle imprese energivore e a rafforzare la resilienza del sistema produttivo italiano di fronte alle turbolenze dei mercati energetici globali.