L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) introduce “Inclusione in Rete”, un’iniziativa innovativa volta a colmare un divario cruciale: l’accesso ai diritti sociali per individui e nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità socio-economica. Più che un semplice strumento di supporto, si configura come un ponte tra la complessità normativa e le reali necessità di chi si trova ai margini del sistema.Il progetto si articola attorno a un questionario online anonimo, progettato per essere intuitivo e accessibile a tutti, indipendentemente dalla competenza digitale o dalla disponibilità di risorse. Lungi dall’essere un simulatore di prestazioni, l’obiettivo primario è la mappatura dei bisogni inespressi, l’identificazione preliminare di potenziali diritti e l’orientamento verso le risorse pertinenti offerte dall’INPS. La successiva verifica dei requisiti, elemento imprescindibile, avviene in un secondo tempo, a seguito della fase di screening iniziale.”Inclusione in Rete” non nasce isolata, ma si inserisce in una rete di collaborazione strategica con enti territoriali (ANCI), organizzazioni caritative (Caritas, Comunità di Sant’Egidio) e associazioni di volontariato (Croce Rossa Italiana). Questo approccio sinergico mira a estendere la portata dell’intervento, raggiungendo individui e comunità che altrimenti rimarrebbero esclusi dai canali tradizionali di accesso ai servizi sociali. L’iniziativa si pone, dunque, come amplificatore dell’azione di supporto già in atto sul territorio.La direttrice generale dell’INPS, Valeria Vittimberga, sottolinea la natura sperimentale e proattiva dell’iniziativa, evidenziando la volontà dell’Istituto di superare un modello passivo, incentrato sulla risposta alle richieste, per abbracciare una logica di ricerca attiva delle persone più esposte al rischio di esclusione. L’obiettivo è fornire una “mano tesa” a chi si trova in condizioni di difficoltà, offrendo una via d’uscita da situazioni di marginalità e precarietà.Il target primario comprende categorie particolarmente vulnerabili: persone senza dimora, donne vittime di violenza, individui in stato di emarginazione nel mercato del lavoro e persone precedentemente detenute. Tuttavia, l’ambito di applicazione è potenzialmente più ampio, estendendosi a tutte le situazioni di disagio economico, abitativo e lavorativo che impediscono l’esercizio dei diritti fondamentali.”Inclusione in Rete” rappresenta un investimento nel capitale umano, un impegno a garantire che la protezione sociale sia effettivamente accessibile a tutti, indipendentemente dalle barriere che si frappongono. Si tratta di un passo avanti verso una società più equa e inclusiva, in cui nessuno sia lasciato indietro. L’anonimato garantito dal questionario, inoltre, mira a ridurre le barriere psicologiche che potrebbero impedire l’accesso a questo servizio cruciale.