Il Governo, con una decisione strategica volta a sostenere la natalità e a promuovere l’equilibrio tra vita familiare e professionale, ha stanziato un significativo incremento di risorse destinate alle lavoratrici madri. L’aumento, pari a 180 milioni di euro, eleva il totale delle risorse dedicate a questo sostegno a 480 milioni, come ha comunicato la Ministra del Lavoro, Elvira Calderone.L’intervento, concepito come misura di concreta assistenza economica, si rivolge alle lavoratrici madri che hanno due figli a carico, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane. L’erogazione prevede un contributo mensile di 40 euro, distribuito nell’arco dei dodici mesi del 2025. Un dettaglio cruciale è la modalità di erogazione: l’importo sarà versato in un’unica soluzione a dicembre, garantendo alle madri una liquidità immediata, particolarmente rilevante in un periodo dell’anno spesso caratterizzato da spese impreviste.La decisione di esentare il contributo dal prelievo previdenziale rappresenta un elemento distintivo di questa misura. Questa esenzione si traduce in un incremento netto del sostegno economico percepito dalle lavoratrici, massimizzando l’impatto positivo sul loro bilancio familiare. L’effetto è duplice: non solo si fornisce un aiuto finanziario diretto, ma si riduce anche il carico fiscale sulle spalle delle madri lavoratrici.Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche a sostegno della famiglia e della natalità, volte a contrastare il calo demografico e a promuovere una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro, conciliando le esigenze lavorative con quelle genitoriali. Il provvedimento non solo mira a fornire un supporto economico immediato, ma aspira a creare un ambiente più favorevole alla genitorialità, incentivando le donne a conciliare vita privata e professionale e contribuendo, così, a rafforzare il tessuto sociale ed economico del Paese. L’investimento in questo tipo di misure rappresenta un segnale importante per le famiglie italiane, dimostrando l’impegno del Governo verso la creazione di un futuro più equo e sostenibile.