lunedì 8 Settembre 2025
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Aerei vs Treni: il divario dei costi e l’allarme di Greenpeace

Il settore aereo europeo, paradossalmente, si presenta come un’opzione finanziariamente più allettante rispetto al trasporto ferroviario, un divario di costi che può raggiungere un rapporto di uno a ventisei.
Questa anomalia, che alimenta un modello di mobilità insostenibile, è il fulcro di una recente indagine pubblicata da Greenpeace Europa centro-orientale.

Il rapporto svela come un sistema di sussidi e agevolazioni fiscali, spesso opachi e non trasparenti, conferisca alle compagnie aeree un vantaggio competitivo distorto, incentivando una crescita esponenziale del traffico aereo e accentuando il suo impatto ambientale.

L’analisi non si limita a evidenziare la disparità di prezzi.

Mette in luce come la crescita del trasporto aereo, alimentata da questa convenienza artificiale, stia contribuendo in modo significativo all’aumento delle emissioni di gas serra, aggravando la crisi climatica e minando gli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo.
Il modello attuale, basato su un approccio di crescita a tutti i costi, ignora i costi ambientali reali, scaricando l’onere sulle generazioni future e compromettendo la salute del pianeta.

Greenpeace Europa centro-orientale, nel suo rapporto, non si limita a criticare, ma propone un cambio di paradigma.
La soluzione risiede in una profonda riorganizzazione del sistema di trasporti europeo, con un investimento massiccio e strategico nella rete ferroviaria.

Questa non è solo questione di ammodernamento delle infrastrutture esistenti, ma anche di espansione della rete, migliorando la frequenza dei collegamenti e la loro accessibilità in tutte le regioni.
Il treno, grazie alla sua efficienza energetica e alla sua minore impronta ambientale, deve tornare a essere l’opzione privilegiata per i viaggi a media e lunga distanza.

L’introduzione di “biglietti climatici” rappresenta un ulteriore passo fondamentale.
Questi biglietti, facilmente comprensibili e accessibili, non solo renderebbero trasparente l’impatto ambientale di ogni viaggio, ma incentivarebbero attivamente la scelta di opzioni di trasporto più sostenibili.
La loro implementazione potrebbe includere la possibilità di compensare le emissioni di carbonio generate da un volo attraverso investimenti in progetti ambientali certificati, rendendo il viaggiatore consapevole del costo reale del suo spostamento.

Inoltre, è urgente una revisione completa delle politiche fiscali che gravano sul settore dei trasporti, eliminando le agevolazioni fiscali attualmente riservate alle compagnie aeree e riorientando le risorse verso investimenti in infrastrutture ferroviarie e soluzioni di mobilità sostenibile.
Un approccio olistico, che integri incentivi economici, regolamentazione e sensibilizzazione, è essenziale per promuovere un cambiamento di mentalità e per costruire un sistema di trasporti europeo più equo, resiliente e rispettoso dell’ambiente.

La sfida è complessa, ma necessaria per garantire un futuro sostenibile per tutti.

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