La questione degli affitti brevi in Europa si configura come un nodo complesso, richiedendo un approccio che bilanci la sovranità territoriale con la necessità di un quadro normativo coerente e rispettoso del diritto comunitario.
L’obiettivo non è imporre una regolamentazione centralizzata, che rischierebbe di soffocare l’innovazione e disattendere le specificità locali, ma piuttosto garantire una convergenza normativa che eviti contenziosi dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
La Commissione Europea, consapevole della frammentazione legislativa esistente e delle possibili disparità che ne derivano, intende promuovere l’armonizzazione attraverso l’offerta di linee guida chiare e precise agli enti locali.
Queste indicazioni avranno lo scopo di fornire un supporto tecnico e interpretativo, affinché le normative comunitarie siano correttamente integrate nelle legislazioni regionali e comunali.
L’intento è di facilitare la redazione di regolamenti locali che siano non solo efficaci nel rispondere alle esigenze del territorio, ma anche pienamente conformi al diritto europeo.
Il fenomeno degli affitti brevi, alimentato dalla digitalizzazione delle piattaforme di intermediazione e dalla crescente domanda turistica, ha impatti significativi sul mercato immobiliare e sulla disponibilità di alloggi a lungo termine, con conseguenze che si ripercuotono sulla qualità della vita delle comunità locali.
La sfida consiste nell’individuare un equilibrio sostenibile, che permetta di valorizzare il potenziale economico degli affitti brevi, minimizzando al contempo i rischi di gentrificazione, speculazione e riduzione dell’offerta abitativa per i residenti.
La complessità del tema richiede un dialogo costruttivo e partecipativo tra tutte le parti interessate: istituzioni europee, governi nazionali, regioni, comuni, operatori del settore turistico e, soprattutto, associazioni di cittadini e rappresentanti delle comunità locali.
Soluzioni efficaci possono emergere solo da una comprensione condivisa delle problematiche e da un impegno congiunto nella ricerca di soluzioni innovative e personalizzate, tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio.
L’auspicio è che, attraverso questo processo di convergenza normativa e cooperazione, si possa gettare le basi per un mercato degli affitti brevi più trasparente, equo e sostenibile, capace di contribuire al benessere delle comunità europee.
Il percorso sarà graduale e richiederà tempo, ma la direzione è chiara: garantire un futuro abitativo equilibrato per tutti i cittadini europei.







