giovedì 16 Ottobre 2025
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Agosto: il commercio estero italiano rallenta, USA in calo.

Agosto delude le aspettative iniziali, segnalando una fase di raffreddamento nel commercio estero italiano.

Nonostante il saldo commerciale mantenga un segno positivo, attestandosi a 2.050 milioni di euro, i dati Istat rivelano segnali di preoccupazione legati alla dinamica delle esportazioni.

Si osserva una flessione tendenziale, seppur lieve, dell’1,1% in termini monetari, affiancata da una contrazione più marcata delle importazioni, pari al 3%.
Un elemento particolarmente rilevante è il brusco ridimensionamento delle esportazioni verso il mercato statunitense, che subisce un crollo significativo del 21,1%.
Questa contrazione, unitamente a quella osservata in Turchia (-25,9%) e Cina (-16,3%), incide pesantemente sulla performance complessiva dell’export nazionale.

L’entrata in vigore di nuove tariffe commerciali verso gli Stati Uniti, probabilmente, ha contribuito a innescare questa dinamica negativa.

Tuttavia, il quadro non è completamente desolante.

L’aumento delle esportazioni verso alcuni importanti partner commerciali europei offre un barlume di speranza.

Francia (+20,6%), Spagna (+9,4%), Paesi Bassi (+13,5%), Regno Unito (+7,3%) e Belgio (+8,8%) si distinguono per performance positive, attenuando in parte l’impatto negativo delle flessioni verso Stati Uniti, Turchia e Cina.
L’analisi congiunturale del mese di agosto evidenzia una flessione delle importazioni del 3,7% e delle esportazioni del 2,7%, suggerendo un rallentamento generalizzato dell’attività commerciale.

La situazione richiede un’attenta valutazione delle cause sottostanti a queste variazioni, con particolare attenzione all’impatto delle politiche commerciali internazionali e alla necessità di diversificare i mercati di riferimento per ridurre la dipendenza da singoli partner.
La capacità di adattamento e la ricerca di nuove opportunità di crescita saranno cruciali per il futuro del commercio estero italiano.

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