L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha recentemente delineato le modalità di accesso a un importante sostegno economico destinato alle lavoratrici madri, il cosiddetto “bonus mamme” da 40 euro mensili.
 Questa misura, volta a supportare le famiglie numerose, si inserisce in un più ampio quadro di politiche sociali volte a conciliare vita lavorativa e genitoriale, mitigando gli oneri economici legati alla crescita dei figli.
Il regolamento, dettagliato in una recente circolare, stabilisce una finestra temporale specifica per la presentazione delle domande.
 Le lavoratrici che soddisfano i requisiti al momento della pubblicazione della circolare stessa, hanno un termine massimo di quaranta giorni per inoltrare la richiesta.
Questa scadenza, in linea con la tempistica amministrativa standard, mira a garantire una gestione efficiente dei flussi di domanda.
Tuttavia, l’INPS ha previsto una deroga significativa per le lavoratrici che, successivamente alla data di pubblicazione della circolare, maturano i requisiti necessari per accedere al beneficio.
 Per queste, la possibilità di presentare domanda è estesa fino al 31 gennaio 2026, offrendo un margine temporale più ampio per la regolarizzazione della posizione.
 Questo ampliamento risponde alla necessità di includere nel sistema di supporto economico anche le situazioni in evoluzione, come l’arrivo di un secondo o successivo figlio.
I criteri di accesso al bonus rimangono puntuali e ben definiti.
Il beneficio è riconosciuto alle madri lavoratrici che abbiano due figli, fino al compimento del decimo anno di età del secondo nato.
In caso di tre o più figli, il bonus persiste fino al raggiungimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane.
Un aspetto cruciale da considerare è l’esclusione dalle agevolazioni per le lavoratrici che percepiscono contratti di lavoro a tempo indeterminato.
 Questa limitazione, prevista dalla normativa, riflette una valutazione complessiva del sistema di welfare e la necessità di evitare sovrapposizioni con altri benefici previsti per i dipendenti con contratti stabili.
Il bonus mamme rappresenta un tassello importante nell’ambito delle politiche di welfare aziendale e familiare, mirando a riconoscere il ruolo essenziale delle madri nel contesto lavorativo e sociale.
 L’INPS, attraverso questa iniziativa e attraverso una comunicazione trasparente e puntuale, intende facilitare l’accesso alle risorse disponibili e promuovere il benessere delle famiglie italiane.
L’attenzione alla chiarezza delle procedure e l’apertura a scenari temporali differenti dimostrano un impegno continuo verso l’inclusione e il sostegno alle lavoratrici madri.


                                    



