La manovra di bilancio in discussione solleva una questione cruciale: il sostegno economico alle famiglie che optano per l’istruzione nelle scuole paritarie.
Un emendamento, proposto dal senatore Claudio Lotito e sostenuto da Forza Italia, introduce un sistema di “buoni scuola” con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare la scelta educativa delle famiglie, incentivando al contempo la diversità dell’offerta formativa.
L’intervento legislativo, se approvato, creerebbe un meccanismo di finanziamento diretto alle famiglie che si iscrivono a istituzioni scolastiche paritarie, con un tetto massimo di 1.500 euro per quelle con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 30.000 euro.
Questa scelta riflette una consapevolezza della crescente importanza di garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione, riconoscendo che le risorse economiche delle famiglie possono rappresentare un ostacolo significativo.
Il “buono scuola” non si configura come un semplice sussidio, ma come un riconoscimento costituzionale del diritto delle famiglie a scegliere il percorso educativo più adatto ai propri figli, in linea con il principio di sussidiarietà.
Si propone, infatti, di mitigare le disparità nell’accesso all’istruzione, consentendo a famiglie con redditi più bassi di accedere a scuole paritarie che potrebbero altrimenti risultare economicamente inaccessibili.
La proposta prevede una struttura a scaglioni, definendo un sistema di erogazione inversamente proporzionale al reddito ISEE, garantendo così una maggiore incidenza del beneficio per le famiglie più bisognose.
Il finanziamento complessivo, stimato in 20 milioni di euro, sarà ricavato dal Fondo per gli Interventi Strutturali di Politica Economica, destinato a sostenere interventi di natura innovativa e a lungo termine.
L’introduzione di un sistema di “buoni scuola” per le scuole paritarie suscita un dibattito complesso, che tocca temi cruciali come il ruolo dello Stato nell’istruzione, l’autonomia delle istituzioni scolastiche e l’equità nell’accesso alle opportunità formative.
La proposta Lotito, in particolare, solleva interrogativi riguardo alla potenziale impatto sulla pluralità dell’offerta scolastica, sulla concorrenza tra scuole pubbliche e paritarie e sulla necessità di garantire una gestione trasparente ed efficiente dei finanziamenti.
Inoltre, si pone la questione se tale intervento debba essere esteso anche ad altre tipologie di istituzioni formative, come ad esempio gli istituti professionali privati o le scuole speciali.
L’assenza di un emendamento analogo da parte di “Noi Moderati” indica, a sua volta, un approccio differente alla questione del sostegno economico alle famiglie, sottolineando la necessità di un confronto ampio e approfondito per definire la strategia più efficace per promuovere l’equità e la qualità del sistema educativo nazionale.








