Il mercato automobilistico europeo, Efta e Regno Unito ha segnato il mese di giugno con una contrazione delle immatricolazioni, attestandosi a 1.
243.
732 unità, una diminuzione del 5,1% rispetto a giugno dell’anno precedente.
Questo andamento, seppur sintomo di una certa incertezza economica e di una ripresa più lenta del previsto, si inserisce in un quadro più ampio che vede la prima metà dell’anno (gennaio-giugno) con 6.
815.
320 veicoli immatricolati, un calo dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
La persistenza di fattori come l’aumento dei tassi di interesse, l’inflazione latente e le tensioni geopolitiche contribuiscono a frenare la domanda, pur in presenza di una crescente attenzione verso nuove tecnologie e soluzioni di mobilità.
Un elemento di controtendenza significativa emerge dal segmento delle auto elettriche pure, che continua a mostrare una dinamica positiva.
A giugno, le immatricolazioni hanno registrato un incremento del 14,5%, raggiungendo 239.
073 unità.
L’andamento semestrale conferma questa tendenza, con un totale di 1.
190.
346 veicoli elettrici immatricolati, una crescita vigorosa del 24,9%.
Questo dato evidenzia la crescente consapevolezza da parte dei consumatori riguardo ai vantaggi delle auto elettriche, incentivata anche dalle politiche governative a sostegno della transizione ecologica e dalle offerte sempre più competitive in termini di prezzo e autonomia.
L’evoluzione del mercato elettrico, tuttavia, non è priva di sfide, come la necessità di sviluppare infrastrutture di ricarica capillari e accessibili, nonché di affrontare le preoccupazioni legate alla durata delle batterie e al loro impatto ambientale.
Sul fronte delle performance dei singoli gruppi automobilistici, Stellantis ha registrato un calo delle immatricolazioni a giugno, con 180.
907 unità vendute, una diminuzione del 12,3% rispetto all’anno precedente.
Di conseguenza, la sua quota di mercato si è ridotta dal 15,7% al 14,5%.
Anche considerando l’intero semestre, il gruppo ha subito una contrazione delle vendite, con 1.
040.
902 auto immatricolate, una diminuzione del 9,1%.
La quota di mercato si è quindi assottigliata, passando dal 16,7% al 15,3%.
Questa performance riflette probabilmente una serie di fattori, tra cui cambiamenti nelle strategie di prodotto, difficoltà nell’adattamento alle nuove normative ambientali e una concorrenza sempre più agguerrita da parte di altri produttori, in particolare quelli provenienti dall’Asia.
Il futuro del gruppo dipenderà dalla sua capacità di innovare, di rispondere alle mutate esigenze dei consumatori e di ottimizzare la sua catena di fornitura, affrontando al contempo le sfide poste dalla transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e connessa.
La diversificazione dell’offerta, con un focus maggiore sui veicoli elettrici e ibridi, e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato rappresenteranno elementi cruciali per il rilancio della sua posizione competitiva.