La Confederazione Generale del Lavoro esprime profonda condanna per gli ultimi, e di eccezionale gravità, episodi di violenza perpetrati durante la notte contro la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitaria volta a portare soccorso alla popolazione palestinese.
Questa aggressione, che mette a repentaglio la sicurezza e la dignità di persone impegnate in un atto di solidarietà, rappresenta una escalation preoccupante che richiede un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni.
La CGIL ribadisce con forza la necessità che il governo italiano si adoperi senza indugio affinché sia assicurata l’incolumità di tutti coloro che partecipano alla missione umanitaria e che questa possa essere completata, nel rispetto del diritto internazionale e dei principi fondamentali di umanità.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a gesti che compromettono la possibilità di un aiuto concreto a chi versa in condizioni di estrema vulnerabilità.
La Confederazione esprime la propria preoccupazione per le implicazioni geopolitiche di tali azioni, che rischiano di acuire le tensioni nella regione e di ostacolare ogni tentativo di dialogo e di risoluzione pacifica dei conflitti.
Il diritto all’esistenza e alla sopravvivenza è un diritto umano inalienabile, e la sua negazione, attraverso la violenza e l’impedimento di aiuti umanitari, costituisce una grave violazione dei principi etici e legali che devono guidare le relazioni internazionali.
La CGIL annuncia la propria presenza a un presidio di protesta che si terrà oggi a Montecitorio alle ore 14:00.
Si invita attivamente tutte le strutture sindacali, i lavoratori e le lavoratrici a partecipare alle iniziative di solidarietà in programma sul territorio nazionale, per esprimere la propria vicinanza alle vittime, denunciare le violazioni dei diritti umani e rivendicare il diritto alla pace e alla giustizia.
Questa mobilitazione non è solo una risposta all’emergenza immediata, ma anche un monito per promuovere un impegno costante per la difesa dei diritti umani e la costruzione di un mondo più giusto ed equo.
Il silenzio e l’inerzia sono complici dell’ingiustizia; la solidarietà e l’azione sono l’unica risposta possibile.