Riscrivere il Bilancio: Un Appuntamento per la Democrazia sul LavoroDi fronte a una Legge di Bilancio percepita come iniqua e distante dalle reali esigenze del Paese, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha indetto un importante momento di confronto e mobilitazione.
Il 7 novembre, la città di Firenze ospiterà l’assemblea nazionale “Democrazia al lavoro”, un’occasione cruciale per delegati e delegati del sindacato, un’espressione diretta della volontà di partecipazione dei lavoratori alla definizione delle politiche economiche.
L’evento non si configura semplicemente come una riunione, ma come un vero e proprio laboratorio democratico, volto a raccogliere istanze, analizzare le criticità e proporre alternative concrete alla direzione che il governo intende imprimere al Paese.
La scelta di Firenze, città simbolo del Rinascimento e dell’affermazione dei diritti, sottolinea l’importanza di un approccio rinnovato e partecipativo nella gestione delle risorse pubbliche.
L’assemblea rappresenta una risposta diretta alla crescente preoccupazione per l’impatto delle scelte governative sui lavoratori, sulle famiglie e sull’intera comunità.
Non si tratta solo di contestare, ma di costruire, di elaborare proposte fattibili che tengano conto delle disuguaglianze sociali, delle difficoltà economiche di ampie fasce della popolazione e della necessità di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.
La presenza e l’intervento conclusivo del Segretario Generale Maurizio Landini confermano l’impegno della CGIL a guidare questo processo di democratizzazione del potere economico.
Landini, figura di riferimento del panorama sindacale italiano, interverrà per riassumere le principali istanze emerse durante l’assemblea e per delineare le prossime azioni del sindacato.
L’iniziativa “Democrazia al lavoro” si inserisce in un più ampio percorso di riappropriazione del potere decisionale da parte dei lavoratori, un processo che mira a superare le logiche tecnocratiche e a restituire ai cittadini il ruolo di protagonisti attivi nel definire il proprio futuro.
L’obiettivo è creare un sistema in cui la Legge di Bilancio non sia un decreto calato dall’alto, ma il risultato di un confronto aperto e trasparente tra tutte le forze sociali.
Questo appuntamento fiorentino rappresenta quindi un tassello fondamentale in questa direzione, un invito a tutti i lavoratori e a tutte le cittadine e i cittadini a partecipare attivamente alla costruzione di un Paese più giusto, equo e democratico.
La sfida è quella di trasformare la protesta in proposta, la frustrazione in azione, la rabbia in speranza.






