La tenuta di un sistema economico-sociale complesso come il nostro non dipende da un singolo fattore, bensì da un intreccio di elementi che, interagendo, ne definiscono la resilienza e la capacità di progredire.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’inaugurazione dell’Anno di Studi 2025/2026 della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, ha evidenziato come la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, la giustizia fiscale e un mercato libero da distorsioni rappresentino le fondamenta di tale sistema.
Si tratta di pilastri interconnessi.
L’allocazione efficiente del denaro pubblico non è semplicemente una questione di contabilità, ma di priorità strategiche che riflettono le reali necessità della collettività.
Ciò implica una trasparenza assoluta nei processi decisionali, una rigorosa valutazione dell’impatto delle politiche e la capacità di correggere la rotta quando necessario.
Una spesa pubblica oculata stimola la domanda, favorisce lo sviluppo infrastrutturale e rafforza i servizi essenziali, generando un circolo virtuoso di crescita.
Parallelamente, l’equità fiscale – la condivisione del peso del finanziamento pubblico – costituisce un imperativo etico e un motore di coesione sociale.
Un sistema fiscale percepito come giusto, in cui tutti contribuiscono in proporzione alle proprie capacità, rafforza il senso di responsabilità civica e riduce le disuguaglianze.
L’evasione fiscale, al contrario, mina la fiducia nelle istituzioni e distorce l’allocazione delle risorse, penalizzando i contribuenti onesti.
Infine, la libertà di impresa, intesa come un contesto competitivo in cui le aziende possono operare in modo leale, innovando e creando ricchezza, è cruciale per la prosperità economica.
La concorrenza sleale, le pratiche illegali e l’infiltrazione criminale nel tessuto economico soffocano l’innovazione, distruggono i posti di lavoro e danneggiano l’intera società.
La Guardia di Finanza, in questo contesto, assume un ruolo primario nella tutela del mercato, contrastando frodi, corruzione e altre forme di illegalità finanziaria.
La fiducia, elemento cardine per la stabilità e la crescita, nasce proprio da questa convergenza di fattori.
Quando i cittadini percepiscono che il sistema è giusto, trasparente e sicuro, sono più propensi a investire, a risparmiare, a creare nuove imprese e ad assumere rischi.
Questa fiducia, a sua volta, alimenta l’innovazione, stimola la crescita economica e proietta lo sguardo verso il futuro con ottimismo e determinazione.
In definitiva, la resilienza di un’economia moderna si misura nella sua capacità di creare e mantenere la fiducia, e questa fiducia è il frutto di un impegno costante a garantire equità, trasparenza e legalità in ogni aspetto della vita economica e sociale.








