Nel corso del 2023, il fenomeno dell’economia non osservata, comprensiva di attività sommersa e illegali, ha registrato una significativa espansione, con un incremento nominale di 15,1 miliardi di euro, pari a un tasso di crescita del 7,5%.
Questo dato, che porta il valore totale dell’economia non osservata a superare i 217 miliardi di euro, risulta superiore alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) corrente, evidenziando una divergenza nelle dinamiche economiche ufficiali e non ufficiali.
Approfondendo l’analisi, l’economia sommersa, definita come l’insieme delle attività produttive non dichiarate ma comunque legali, si attesta a circa 198 miliardi di euro.
Questo aumento di 14,9 miliardi rispetto al 2022 riflette una persistente tendenza all’evasione fiscale e al lavoro irregolare, con una incidenza sul PIL del 9,2%.
Questa componente, sebbene legale in sé, rappresenta una perdita significativa di gettito fiscale per lo Stato e distorce la concorrenza, penalizzando le imprese che operano in maniera trasparente e regolare.
Parallelamente, le attività illegali, stimabili in circa 20 miliardi di euro, alimentano un’economia parallela che danneggia la sicurezza nazionale, erode la fiducia nelle istituzioni e alimenta la criminalità organizzata.
Queste attività, che spaziano dal traffico di stupefacenti al contrabbando, passando per la contraffazione e la prostituzione, non sono solo un danno economico, ma anche sociale e morale.
Una componente preponderante dell’economia sommersa è costituita da attività di sotto-dichiarazione del reddito e lavoro irregolare, che raggiungono la cifra di 185,3 miliardi di euro, con un incremento di 14,5 miliardi rispetto all’anno precedente.
Questo dato, rilevato dall’Istat, rivela la pervasività del fenomeno, che coinvolge diversi settori economici e diverse categorie di lavoratori.
Le motivazioni alla base di questa tendenza sono molteplici e complesse, e comprendono fattori economici (pressione fiscale elevata, difficoltà di accesso al credito), sociali (insicurezza del lavoro, precarietà) e culturali (tolleranza verso l’evasione fiscale).
L’evoluzione dell’economia non osservata nel 2023 solleva interrogativi fondamentali sulla capacità dello Stato di contrastare l’illegalità e di promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva.
È necessario un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo le forze dell’ordine e l’amministrazione finanziaria, ma anche il mondo del lavoro, le associazioni di categoria e la società civile, per affrontare le cause profonde del fenomeno e per incentivare l’emersione del lavoro sommerso.
L’adozione di politiche fiscali più eque e semplificate, l’incentivazione dell’occupazione stabile e regolare, e la promozione di una cultura della legalità e della trasparenza sono elementi chiave per contrastare efficacemente l’economia non osservata e per garantire un futuro più prospero per il Paese.