lunedì 8 Settembre 2025
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Euro Digitale: l’UE accelera, blockchain pubblica all’orizzonte?

L’Unione Europea sta rivalutando con urgenza il percorso verso l’introduzione dell’euro digitale, un progetto finora improntato a una cautela ponderata, con un’accelerazione motivata dall’entrata in vigore della normativa statunitense sulle stablecoin.
Questa legge, che impone stringenti requisiti alle criptovalute ancorate a valute fiat, ha innescato un ripensamento strategico all’interno delle istituzioni europee, evidenziando la necessità di una risposta coordinata e proattiva.
Il dibattito interno all’UE verte ora sulla natura tecnologica alla base dell’euro digitale.

Inizialmente, l’attenzione si era concentrata su soluzioni blockchain private, considerate più adatte a garantire il controllo e la stabilità necessari per una valuta emessa da una banca centrale.
Tuttavia, l’analisi degli impatti della legislazione americana, unita alle crescenti preoccupazioni sulla competitività dell’euro digitale rispetto ad altre criptovalute e piattaforme decentralizzate, ha portato a un rinnovato interesse per l’adozione di una blockchain pubblica.

La scelta di una blockchain pubblica, pur comportando sfide significative in termini di governance e trasparenza, offrirebbe diversi vantaggi strategici.
In primo luogo, una blockchain pubblica, per sua natura, è decentralizzata, rendendo più difficile la censura e l’interferenza da parte di autorità centrali.

Questo aspetto è cruciale per preservare la fiducia dei cittadini e garantire l’indipendenza dell’euro digitale rispetto alle pressioni politiche ed economiche.

In secondo luogo, l’adozione di una blockchain pubblica potrebbe favorire l’innovazione e l’interoperabilità.
Una piattaforma aperta e accessibile a sviluppatori e imprese potrebbe stimolare la creazione di nuovi servizi e applicazioni finanziarie, rafforzando la posizione dell’UE nel panorama tecnologico globale.
Tuttavia, l’implementazione di una blockchain pubblica per l’euro digitale solleva questioni complesse.

La gestione della scalabilità, la sicurezza e la conformità alle normative antiriciclaggio (AML) e di contrasto al finanziamento del terrorismo (CFT) rappresentano ostacoli significativi.

Inoltre, la governance di una blockchain pubblica richiede un modello collaborativo che coinvolga banche centrali, autorità di vigilanza, sviluppatori e rappresentanti della società civile.
L’UE sta quindi affrontando un bivio cruciale.
La decisione di optare per una blockchain pubblica o privata per l’euro digitale avrà implicazioni profonde per la sua adozione, la sua competitività e il suo impatto sull’economia europea.
La risposta a questa sfida determinerà non solo il futuro della valuta digitale europea, ma anche la capacità dell’UE di rimanere un attore rilevante nell’evoluzione del sistema finanziario globale.
L’accelerazione del processo riflette una presa di coscienza: l’euro digitale non è più un progetto a lungo termine, ma una necessità strategica per l’UE.

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