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sabato 25 Ottobre 2025

Ex Ilva, sindacati a Palazzo Chigi: chiesto confronto urgente

Il protrarsi del dialogo con l’esecutivo sulla complessa vicenda dell’ex Ilva, rimandato dal 28 ottobre all’11 novembre, ha spinto i segretari generali dei sindacati Fim, Fiom e Uilm – Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella – a innescare un’iniziativa di confronto diretto e immediato.
I leader sindacali hanno pertanto programmato un incontro con i ministri competenti a Palazzo Chigi per martedì prossimo alle ore 18, una mossa che esprime l’urgenza di ottenere chiarimenti sostanziali e azioni concrete a tutela del futuro dei lavoratori e delle infrastrutture industriali.
La decisione, comunicata tramite una nota congiunta, si configura non come un gesto di sfida, ma come una risposta pragmatica a una situazione che, secondo i sindacati, è divenuta insostenibile.

L’interruzione del percorso di transizione e la persistente incertezza che grava sulle migliaia di lavoratori e sulle aree produttive, rappresentano un rischio inaccettabile per l’economia nazionale e per la coesione sociale.
La questione dell’ex Ilva trascende la mera gestione di un’azienda in crisi; si tratta di una questione di interesse strategico per l’Italia, che coinvolge la tutela del patrimonio industriale, la salvaguardia dell’occupazione e la riqualificazione di un territorio martoriato da anni di difficoltà.
Il futuro di quest’area non può essere lasciato all’arbitrio di dinamiche di mercato incontrollate, ma richiede un intervento mirato e lungimirante da parte del governo.

I sindacati intendono, con questo incontro, sollecitare risposte precise su una serie di punti cruciali: il piano industriale complessivo, l’impegno alla continuità produttiva, la garanzia dei livelli occupazionali, la definizione di un cronoprogramma dettagliato per la bonifica ambientale e la riqualificazione delle aree dismesse, e, infine, la condivisione di un modello di governance partecipata che coinvolga attivamente le parti sociali.

La decisione di recarsi a Palazzo Chigi dimostra la determinazione dei sindacati a non rinunciare alla propria funzione di interlocutori privilegiati e responsabili, impegnati a tutelare i diritti dei lavoratori e a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio.

L’auspicio è che il governo dimostri una pari volontà di confronto e di impegno, abbandonando le logiche procedurali a favore di una visione strategica che metta al centro le persone e il futuro del Paese.

Il tempo delle promesse è finito; è tempo di azioni concrete e di decisioni coraggiose.

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