Durante i primi nove mesi del 2025, il gettito tributario erariale, calcolato secondo il principio della competenza giuridica, ha registrato un ammontare di 426,951 miliardi di euro.
Questo dato, significativo in termini assoluti, riflette una crescita di 8,396 miliardi di euro, pari ad un incremento percentuale del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2024.
Questa evoluzione, apparentemente modesta in termini di percentuale, andrebbe analizzata in profondità considerando il contesto economico-finanziario globale e nazionale.
L’aumento del gettito, infatti, potrebbe derivare da molteplici fattori, alcuni strutturali e altri congiunturali.
In primis, l’inflazione, sebbene in rallentamento, potrebbe aver contribuito ad aumentare nominalmente i valori imponibili su determinate tipologie di reddito, come i salari e gli immobili.
In secondo luogo, variazioni nella struttura del mercato del lavoro, con una possibile crescita dell’occupazione o un aumento dei redditi medi, avrebbero un impatto diretto sulle imposte sul reddito delle persone fisiche e sui contributi previdenziali.
Un’analisi più accurata dovrebbe inoltre considerare le eventuali modifiche apportate all’aliquote fiscali o alla disciplina di determinati tributi, introdotte negli anni precedenti e che ora si riflettono nelle rilevazioni del gettito.
In questo senso, sarebbe opportuno valutare l’effetto di misure di contrasto all’evasione fiscale e di incremento della compliance, che, se efficaci, potrebbero aver contribuito ad ampliare la base imponibile.
Inoltre, il contesto economico internazionale, caratterizzato da tensioni geopolitiche e fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, influenza indirettamente il gettito tributario attraverso i suoi effetti sul commercio estero, sugli investimenti e sulla crescita economica del Paese.
Il dato del 2025 va quindi inserito in una serie storica più ampia, al fine di identificare trend di lungo periodo e di valutare la sua sostenibilità.
Un’analisi comparativa con le previsioni di gettito formulate in sede di legge sarebbe altresì necessaria per verificare la capacità dello Stato di raggiungere gli obiettivi di finanza pubblica.
Infine, è cruciale monitorare l’andamento del gettito tributario nei mesi successivi, per comprendere se la crescita osservata nel periodo gennaio-settembre 2025 sia destinata a proseguire o se si tratti di un fenomeno temporaneo.







