Con un atto che ridisegna il panorama delle contribuzioni previdenziali per gli ingegneri e gli architetti, l’Ente di previdenza e assistenza Inarcassa ha introdotto una significativa modifica ai termini di versamento per una quota rilevante di professionisti.
La novità, formalizzata e pubblicata sul sito ufficiale dell’ente presieduto da Massimo Garbari, concerne i professionisti non iscritti all’albo Inarcassa ma comunque abilitati (titolari di partita IVA o Società di ingegneria), soggetti all’obbligo del versamento del contributo integrativo.
L’innovazione principale risiede nel differimento della scadenza.
In precedenza, il versamento era dovuto entro il 31 agosto dell’anno successivo a quello di riferimento.
Ora, questo termine è stato esteso al 31 dicembre dello stesso anno.
Questa modifica, deliberata dal Consiglio di Amministrazione a gennaio, mira a snellire e razionalizzare gli adempimenti amministrativi, offrendo ai contribuenti una maggiore flessibilità nella gestione finanziaria.
Il differimento si pone in sinergia con le scadenze relative alla dichiarazione dei redditi.
Permettere il versamento del contributo integrativo dopo la trasmissione della dichiarazione, fissata al 31 ottobre, consente una più accurata determinazione dell’importo dovuto, basandosi sui dati reali e definitivi del reddito prodotto.
Questo approccio riduce il rischio di errori di calcolo e semplifica il processo di rendicontazione per i professionisti.
Il versamento del contributo integrativo potrà essere effettuato tramite PagoPA, un sistema di pagamento digitale, oppure attraverso il tradizionale modello F24.
La generazione di entrambi i documenti sarà gestita in modo autonomo all’interno dell’area riservata del portale Inarcassa, al termine della procedura di invio della dichiarazione.
Questo sistema integrato facilita l’accesso alle informazioni necessarie e minimizza la necessità di procedure manuali.
Questa revisione delle scadenze non solo introduce un vantaggio operativo per i professionisti, ma riflette anche un impegno da parte di Inarcassa verso una maggiore trasparenza e un rapporto più collaborativo con i suoi iscritti, puntando a un sistema previdenziale più efficiente e accessibile.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riforma e modernizzazione degli enti di previdenza, con l’obiettivo di rispondere in modo più efficace alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione e di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico nel lungo periodo.