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Ismea: bilancio positivo e nuovi bandi per il futuro del settore agroalimentare.

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Il 2024 si chiude per l’Ismea con un bilancio che proietta l’istituto come un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare italiano.
Il preconsuntivo 2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione, evidenzia un utile ante imposte di circa 16 milioni di euro, un dato che testimonia l’efficacia delle strategie gestionali e la solidità finanziaria dell’ente.
Questo successo è il risultato di una gestione oculata delle risorse, di un aumento significativo delle commesse e dei programmi di cooperazione, sia con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf) che con una rete di partner istituzionali e privati.
Un fattore chiave di questa performance positiva è l’accelerazione delle procedure relative al riordino fondiario, un’attività complessa e strategica per ottimizzare l’uso del territorio agricolo.
L’Ismea si conferma, in questo contesto, un motore essenziale nell’implementazione degli ingenti investimenti pubblici destinati al settore, un impegno che si traduce in oltre 15 miliardi di euro stanziati dal Governo negli ultimi tre anni.

L’istituto non si limita ad erogare finanziamenti, ma svolge un ruolo di progettazione, monitoraggio e valutazione, garantendo che le risorse siano impiegate in modo efficiente e orientate a massimizzare l’impatto sullo sviluppo del settore.
In linea con la volontà di promuovere l’innovazione e il ricambio generazionale, il Cda ha deliberato l’aggiornamento dei criteri di accesso ai principali bandi Ismea.

In particolare, è stato riconfermato il forte sostegno alla misura “Generazione Terra”, un’iniziativa cruciale per facilitare l’ingresso di giovani agricoltori under 41 nel settore.
Il programma offre un premio di primo insediamento fino a 100.000 euro, piani di ammortamento estesi fino a 30 anni e l’accesso a garanzie Ismea, creando opportunità concrete per le nuove generazioni.
Parallelamente, è stato riavviato il bando “Più Impresa”, dedicato all’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura, con una dotazione governativa di 150 milioni di euro per il triennio 2026-2028.

Questa misura mira a consolidare le imprese esistenti, favorire l’ampliamento delle attività e agevolare il passaggio generazionale, garantendo la continuità e la vitalità del settore.
L’apertura del portale dedicato, fissata per il 19 dicembre, permetterà agli interessati di presentare domanda fino alla fine di febbraio, semplificando e accelerando il processo di accesso ai finanziamenti.
Un’ulteriore novità è rappresentata dalla riapertura del bando “Ismea Investe”, uno strumento finanziario unico nel suo genere, rivolto alle società di capitali e specificamente orientato anche al comparto agroindustriale.

Le operazioni, caratterizzate da condizioni agevolate e competitive, si preannunciano un importante volano per l’innovazione tecnologica e l’aumento della competitività delle imprese del settore.
L’attivazione del portale è prevista per il mese di gennaio, indicando un impegno continuo dell’Ismea verso la crescita e la modernizzazione del sistema agroalimentare italiano.

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