I mercati azionari europei, nonostante un avvio segnato da sentimenti negativi, in parte ereditati dai risultati asiatici, mostrano ora un tentativo di resilienza, attenuando le perdite iniziali.
La giornata si presenta caratterizzata da una cautela diffusa, alimentata dalle recenti revisioni del valore delle aziende operanti nel settore dell’Intelligenza Artificiale, un fattore che ha generato timori di un’ulteriore e significativa correzione.
Le performance contrastanti evidenziano la fragilità del contesto macroeconomico globale.
Amsterdam e Madrid si attestano come le performance più deboli, registrando decrementi dello 0,8%, mentre Francoforte segna un calo contenuto allo 0,6%.
A Milano, l’indice FTSE Mib riflette una perdita attorno al mezzo punto percentuale, mentre Londra e Parigi mostrano variazioni più modeste, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%.
L’apparente dissipazione della paura immediata di una brusca correzione è confermata dai future sui mercati americani, che si muovono in prossimità della parità, suggerendo un potenziale recupero durante la sessione di Wall Street.
La stabilità dello spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi, confinato tra i 75 e i 76 punti base, riflette una certa fiducia nella sostenibilità del debito pubblico italiano, pur in un contesto di incertezza.
L’euro, in linea con questa tendenza, mantiene una posizione di relativa calma nei confronti del dollaro, attestandosi a 1,153.
Sul fronte delle singole azioni, a Milano emerge una chiara polarizzazione.
Leonardo, pesantemente penalizzata, incarna le difficoltà del settore della difesa europeo, con un crollo del 3,8%.
Prysmian segue la stessa direzione, evidenziando una perdita del 3,3%.
Il settore bancario, in generale, mostra una debolezza, probabilmente legata alle preoccupazioni sulla crescita economica e sui potenziali impatti dei tassi di interesse.
Al contrario, aziende come Cucinelli, Campari e Inwit si distinguono per performance positive, con incrementi superiori al punto percentuale, testimoniando la capacità di alcuni settori e brand di resistere alle avversità e di capitalizzare su tendenze di consumo specifiche e sulla capacità di innovazione.
Queste performance divergenti segnalano una riallocazione dei capitali, spinta dalla ricerca di valore in un contesto volatile e complesso.
L’attenzione degli investitori si concentra ora sulla possibilità di un rafforzamento del mercato americano, con la speranza di un effetto contagio positivo sui mercati europei.








