I mercati finanziari europei, nell’apertura della giornata, mostrano una dinamica frammentata, con una lieve prevalenza di toni positivi, sebbene l’incertezza globale continui a influenzare i movimenti.
La Borsa di Milano si distingue per una performance più vigorosa (+0,85%), trainata da un sentimento di fiducia, mentre Londra (+0,27%), Parigi (+0,24%), Madrid (+0,11%) e Francoforte, in una fase di consolidamento, faticano a trovare una direzione chiara.
I future statunitensi, al contrario, segnano un andamento negativo, preludio a una potenziale giornata di volatilità per le borse americane.
L’attenzione degli operatori è focalizzata su una serie di indicatori macroeconomici chiave.
Oltre alla pubblicazione dei dati relativi al deficit pubblico britannico, che si è rivelato inferiore alle previsioni iniziali – un dato potenzialmente favorevole per la politica monetaria – si attendono dati statunitensi riguardanti le scorte di magazzino, l’indice predittivo e le scorte preliminari di greggio, forniti dall’API, che potranno influenzare significativamente le aspettative di crescita e inflazione.
Il dollaro statunitense rafforza la sua posizione, raggiungendo quota 0,86 euro, 151,16 yen e 74,72 penny, riflettendo una ricerca di rifugio sicuro in un contesto di incertezza geopolitica e preoccupazioni per la crescita economica globale.
L’oro, sebbene in leggero aumento (+0,1% a 4.259,94 dollari l’oncia), mostra una certa stabilità, indicando una cautela diffusa tra gli investitori.
Sul fronte del debito sovrano, il differenziale tra i BTP italiani e i Bund tedeschi decennali si attesta a 79,3 punti, con il rendimento annuo italiano in diminuzione a 3,35%, allineandosi a quello francese.
La riduzione del rendimento tedesco a 2,56% segnala una domanda di titoli di Stato tedeschi, potenzialmente legata a una percezione di minore rischio.
I mercati delle materie prime registrano invece un andamento contrastante: il greggio WTI perde lo 0,26%, attestandosi a 57,37 dollari al barile, mentre il gas naturale mostra un calo dello 0,6% a 31,55 euro al MWh, suggerendo una moderazione della domanda energetica.
Analizzando i settori specifici, il lusso si distingue per una performance positiva, con Hermes, Kering e Brunello Cucinelli che registrano incrementi significativi.
Tuttavia, Moncler interrompe questo trend positivo.
Nel settore automobilistico, Stellantis mostra segnali di ripresa, mentre Ferrari procede con cautela e Volkswagen subisce una leggera flessione.
Il comparto bancario presenta un quadro eterogeneo: Bper Banca è sostenuta da una posizione sintetica in derivati, portando con sé Popolare Sondrio e Unipol.
BNP Paribas, invece, risente dell’eco di una causa legale negli Stati Uniti, mentre Credit Agricole e Commerzbank mostrano scarsa variazione.
MPS e Intesa Sanpaolo segnano performance positive, mentre Banco BPM e Unicredit faticano a guadagnare terreno.
La frammentazione dei risultati riflette una maggiore consapevolezza dei rischi specifici che gravano su ciascuna istituzione e la complessità del panorama finanziario globale.