Le performance di Wall Street, animate da un’ondata di ottimismo trainata dai titoli tecnologici, hanno innescato un’eco positiva sui mercati asiatici.
L’SeP 500 e il Nasdaq, raggiungendo vette storiche grazie alla performance di aziende operanti nel settore dell’intelligenza artificiale, hanno fornito un catalizzatore per un sentimento rialzista che si è esteso a livello globale.
Nonostante questo scenario generalmente positivo, i prezzi delle materie prime, in particolare oro (che si attesta a 4.037 dollari l’oncia) e petrolio (WTI a 62,5 dollari e Brent a 66,2 dollari al barile), mostrano una sostanziale stabilità, probabilmente mitigata dall’accordo di pace raggiunto a Gaza che riduce l’incertezza geopolitica.
A Tokyo, l’indice Nikkei ha continuato la sua ascesa, segnando un incremento dell’1,72% e riflettendo la fiducia degli investitori nell’economia giapponese.
Il sentiment, tuttavia, si presenta più contrastato a Hong Kong, dove l’indice è sostanzialmente piatto (+0,01%) a causa di preoccupazioni emergenti nel settore tecnologico-sanitario.
Le speculazioni riguardanti l’ingresso di Microsoft nel mercato della salute digitale hanno pesato sul settore, mentre la performance negativa di HSBC Holding, alle prese con piani di privatizzazione di Hang Seng Bank, ha ulteriormente contribuito alla debolezza dell’indice.
Shanghai e Shenzhen, riaprendo dopo la pausa della Golden Week, hanno registrato rispettivamente un aumento dell’1,2% e dell’1,3%, segnalando una ripresa dinamica dell’attività economica cinese.
Anche Seul ha mostrato una vivace performance, con un rialzo del 2,7%, spinta probabilmente da un mix di fattori interni ed esterni.
I contratti future sugli indici azionari statunitensi mostrano una relativa stabilità, suggerendo un’attesa prudente in vista dell’apertura dei mercati europei, che si prevede più debole.
L’attenzione si concentra in particolare sulla Francia, dove la nomina di un nuovo Primo Ministro nelle prossime ore rappresenta un evento cruciale dopo la breve premiership di Gabriel Lecornu.
Questa transizione politica, in un contesto economico globale incerto, potrebbe influenzare significativamente le prospettive di crescita e stabilità del paese.
L’incertezza politica, unita alla complessità delle sfide economiche, rende questa fase particolarmente delicata per la Francia e per l’intera regione europea.
Il mercato osserverà attentamente le scelte del nuovo governo e le sue implicazioni per le politiche future.
La volatilità, innescata da questi fattori, potrebbe caratterizzare le prossime sedute di trading.