venerdì 17 Ottobre 2025
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Nestlé: Riorganizzazione Profonda e 16.000 Licenziamenti

Nestlé, gigante globale dell’alimentare e delle bevande, si appresta a una profonda riorganizzazione strategica che comporterà la riduzione di circa 16.000 posizioni lavorative a livello mondiale entro i prossimi ventiquattro mesi.

Questa manovra, corrispondente a una diminuzione del 6% della forza lavoro complessiva, è stata annunciata da Philipp Navratil, il nuovo Amministratore Delegato, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati finanziari relativi ai primi nove mesi dell’anno.

I ricavi si sono attestati a 65,9 miliardi di franchi svizzeri (equivalenti a circa 71 miliardi di euro), segnando un lieve calo dell’1,9% rispetto al periodo analogo.
L’operazione non si configura come un mero aggiustamento operativo, ma riflette una ridefinizione più ampia del modello di business del colosso svizzero.
Navratil, salito alla guida del gruppo a inizio settembre, ha esplicitamente indicato la necessità di un adattamento più rapido e proattivo alle dinamiche di un contesto globale in rapida evoluzione.

Le sue parole sottolineano come la resilienza e la competitività di Nestlé dipendano ora dalla capacità di anticipare e rispondere efficacemente a una serie di fattori dirompenti.

Tra questi, emergono con forza le trasformazioni nei comportamenti dei consumatori, l’accelerazione della digitalizzazione in ogni fase della filiera, le crescenti pressioni ambientali e sociali, e l’instabilità geopolitica che influenza i mercati.
La riduzione del personale, pur essendo una decisione impopolare, è presentata come un passaggio inevitabile per ottimizzare la struttura organizzativa, snellire i processi decisionali e concentrare le risorse su aree di crescita strategica.

L’azienda sembra orientata a un rafforzamento delle attività a più alto valore aggiunto, con un focus crescente sull’innovazione di prodotto, sulla personalizzazione dell’offerta e sull’espansione in mercati emergenti.

Parallelamente, si prevede una revisione approfondita delle operazioni esistenti, con la possibile dismissione di marchi o divisioni a basso rendimento e un aumento degli investimenti in tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale e l’automazione, per migliorare l’efficienza e la produttività.

La strategia di Navratil, sebbene miri a garantire la sostenibilità e la crescita a lungo termine di Nestlé, solleva interrogativi sulle implicazioni sociali e occupazionali di una riduzione così significativa della forza lavoro.

L’azienda si troverà a dover gestire con attenzione le conseguenze di questa riorganizzazione, cercando di mitigare l’impatto sui dipendenti e sulle comunità in cui opera, attraverso programmi di supporto alla riqualificazione professionale e iniziative di responsabilità sociale.

Il futuro di Nestlé, e la sua capacità di mantenere la leadership nel settore alimentare, dipenderanno ora dalla sua abilità di navigare con successo queste acque agitate.

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