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sabato 8 Novembre 2025

Oro al top: il prezzo supera i 3.967 dollari

L’oro, da tempo considerato un baluardo contro l’incertezza economica e un rifugio sicuro in tempi di turbolenza geopolitica, registra una nuova ondata di apprezzamento.
I mercati osservano con attenzione un andamento in ascesa che conferma la sua attrattiva come asset di investimento.

Il prezzo spot, indicatore del valore dell’oro con consegna immediata, si posiziona attualmente a 3.967,79 dollari l’oncia, segnando un incremento dello 0,89% che riflette una rinnovata domanda.
Parallelamente, i contratti future sull’oro con scadenza a dicembre, negoziati sulla piattaforma Comex, raggiungono i 3.980,00 dollari l’oncia, mostrando un avanzamento, seppur più contenuto, dello 0,49%.
Questo movimento al rialzo non è un fenomeno isolato, ma il culmine di una tendenza più ampia, alimentata da una complessa interazione di fattori macroeconomici e geopolitici.

L’inflazione persistente, sebbene in rallentamento rispetto ai picchi registrati nel 2022, continua a erodere il potere d’acquisto delle valute fiat, spingendo gli investitori a cercare alternative di valore, e l’oro, per sua natura intrinseca, si presenta come una risposta concreta a questa esigenza.
La politica monetaria delle principali banche centrali, in particolare la Federal Reserve statunitense, gioca un ruolo cruciale.
Le aspettative di un possibile allentamento delle politiche restrittive, pur mantenendo un approccio cauto per controllare l’inflazione, innescano un movimento speculativo positivo sull’oro, percepito come un bene che potrebbe beneficiare di un contesto monetario più accomodante.
Oltre agli aspetti monetari, la volatilità geopolitica, con conflitti armati in corso e tensioni internazionali crescenti, contribuisce a rafforzare il ruolo dell’oro come asset rifugio.

La sua storicità come riserva di valore in momenti di crisi, consolidata nel corso dei secoli, lo rende particolarmente attraente per investitori che cercano protezione contro l’incertezza.

L’aumento della domanda da parte di banche centrali di tutto il mondo, in particolare da quelle dei paesi emergenti, rappresenta un altro fattore significativo.
Molte banche centrali stanno diversificando le loro riserve valutarie, riducendo la dipendenza dal dollaro statunitense e aumentando le loro partecipazioni in oro, un segnale di fiducia nel suo ruolo come riserva di valore a lungo termine.

L’interesse dei mercati orientali, soprattutto da parte di investitori cinesi e indiani, tradizionalmente grandi consumatori di oro, amplifica ulteriormente la domanda.

La crescente prosperità economica in queste regioni e l’aumento della classe media contribuiscono a sostenere i prezzi.

In sintesi, l’attuale rialzo del prezzo dell’oro è il risultato di una convergenza di fattori macroeconomici, geopolitici e di domanda da parte di investitori istituzionali e privati, che vedono nel metallo prezioso una protezione contro l’incertezza e una riserva di valore solida e duratura.
Il futuro andamento del prezzo dipenderà dall’evoluzione di questi fattori, richiedendo un’analisi continua e approfondita dei mercati finanziari globali.

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