sabato 16 Agosto 2025
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Rallentamento Cina: i dati del 1 trimestre del 2024 del 2024

Il secondo trimestre del 2024 ha rivelato un raffreddamento più marcato del previsto nella locomotiva economica cinese.
I dati ufficiali pubblicati a luglio, relativi alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio, hanno segnato un arretramento rispetto alle aspettative iniziali, evidenziando una decelerazione che solleva interrogativi sulla solidità della ripresa post-pandemica.
La produzione industriale, un indicatore chiave della forza manifatturiera del Paese, ha registrato un incremento del 5,7% su base annua, un dato significativamente inferiore al +6,8% del mese precedente e al +5,9% previsto dagli analisti.
Questa diminuzione, seppur contenuta, riflette un complesso intreccio di fattori che gravano sul settore.

Tra questi, si segnalano la persistente debolezza della domanda globale, le tensioni geopolitiche che impattano sulle catene di fornitura e la crisi immobiliare interna, che sta minando la fiducia degli investitori e limitando l’espansione del settore edilizio, un assorbitore cruciale di beni industriali.

Parallelamente, le vendite al dettaglio, barometro della spesa dei consumatori, hanno mostrato un aumento del 3,7%, un calo rispetto al 4,8% di giugno e al 4,6% previsto.
Questo dato sottolinea una certa cautela da parte delle famiglie cinesi, probabilmente influenzata dall’incertezza economica generale, dalla disoccupazione giovanile persistentemente elevata e dalla diminuzione della fiducia nel futuro.
L’effetto delle politiche di stimolo governative, pur esistente, appare insufficiente a generare un’impennata sostenuta della spesa dei consumatori.

L’andamento di questi due indicatori, unitamente ad altri dati economici recentemente diffusi, suggerisce che il modello di crescita cinese, tradizionalmente trainato dagli investimenti e dalle esportazioni, si trova a un punto di svolta.

Il governo cinese sta cercando di orientare l’economia verso un modello più sostenibile, basato sul consumo interno e sull’innovazione tecnologica, ma la transizione si sta rivelando più complessa e lunga del previsto.
L’impatto di questo rallentamento non si limita alla Cina.

L’economia cinese è un motore essenziale per la crescita globale, e un suo indebolimento può avere ripercussioni negative sui mercati internazionali, in particolare sui Paesi che esportano beni e servizi verso la Cina.
Gli investitori e le istituzioni finanziarie stanno ora monitorando attentamente l’evoluzione della situazione economica cinese, alla ricerca di segnali che possano indicare una stabilizzazione o un’inversione di tendenza.

La risposta del governo cinese, con nuove misure di stimolo e riforme strutturali, sarà cruciale per determinare il futuro percorso dell’economia cinese e il suo impatto sull’economia mondiale.

La sfida per Pechino è trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere la crescita economica e la necessità di affrontare le debolezze strutturali che ne minacciano la sostenibilità a lungo termine.

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