venerdì 26 Settembre 2025
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Rc Auto: crescita rallenta, ma costi ancora elevati.

Nel panorama assicurativo italiano, la Rc Auto continua a navigare in acque agitate, sebbene con una dinamica di crescita moderata rispetto agli anni precedenti.
I dati del secondo trimestre del 2024, elaborati dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), rilevano un incremento medio dei premi a quota 415 euro, corrispondente ad un aumento complessivo del 3,7%.
Un’analisi più approfondita, che tiene conto dell’impatto dell’inflazione, evidenzia un aumento reale del 2,0%, a testimonianza di una persistente pressione sui costi.
Questo andamento, pur segnando un rallentamento rispetto al passato, non deve essere interpretato come un ritorno alla normalità.

Il secondo trimestre del 2024 si colloca infatti in una traiettoria decrescente rispetto al primo trimestre del 2025 (+4,1% l’aumento congiunturale) e, soprattutto, rispetto al secondo trimestre del 2024, quando la variazione annua si attestava ad un marcato +7,0%.
Tale diminuzione del ritmo di crescita riflette, verosimilmente, una combinazione di fattori, tra cui una maggiore competizione tra le compagnie assicurative, una stabilizzazione, seppur fragile, dei costi relativi a sinistri e riparazioni, e una crescente attenzione da parte delle compagnie verso la gestione del rischio e l’ottimizzazione delle polizze.

Tuttavia, è cruciale considerare il contesto più ampio in cui si inserisce questo andamento.
L’aumento dei costi assicurativi è alimentato da una serie di fattori strutturali, tra cui la crescente complessità del parco veicolare, con una prevalenza di veicoli di ultima generazione che richiedono riparazioni più costose e specializzate.
L’aumento della frequenza e della gravità dei sinistri, spesso legati ad una guida più rischiosa e all’aumento del traffico, contribuisce ulteriormente alla pressione sui premi.

Non trascurabile è l’impatto della gestione dei danni da eventi atmosferici estremi, fenomeni sempre più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici, che comportano oneri significativi per le compagnie assicurative.
Inoltre, l’evoluzione del quadro normativo e regolamentare, con l’introduzione di nuove disposizioni relative alla valutazione del rischio e alla gestione dei sinistri, incide sui costi operativi delle compagnie e si riflette, in ultima analisi, sui premi assicurativi.
La persistenza dell’inflazione, seppur in rallentamento, continua ad erodere il potere d’acquisto dei consumatori e a influenzare i costi di riparazione e sostituzione dei veicoli.

In conclusione, la decelerazione della crescita dei prezzi della Rc Auto rappresenta un segnale positivo, ma non elimina la necessità di un’analisi attenta e continua del mercato assicurativo.
Le compagnie dovranno continuare ad adottare strategie mirate per contenere i costi, ottimizzare i processi e offrire soluzioni personalizzate ai clienti, al fine di garantire la sostenibilità del settore e la tutela dei consumatori.
La trasparenza nelle tariffe e la chiarezza delle condizioni contrattuali rimangono elementi imprescindibili per il mantenimento della fiducia dei clienti e la promozione di un mercato assicurativo efficiente e competitivo.

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