L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha imposto a Man Project S.
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una sanzione pecuniaria di 300.000 euro, emersa dall’indagine avviata in seguito a una segnalazione dell’Ufficio delle Dogane di Livorno.
La decisione s’inserisce in un quadro più ampio di vigilanza sulle pratiche commerciali, volte a tutelare l’informazione e la correttezza nei confronti dei consumatori.
L’infrazione riscontrata riguarda la commercializzazione di abbigliamento, prodotto in Tunisia sotto il marchio Coveri Tailor, attraverso un sistema di prezzi che si rivela ingannevole e in violazione del Codice del Consumo.
Il fulcro della scorrettezza risiede nella prassi di apporre sui capi un cartellino con due prezzi, uno più alto barrato e uno inferiore, destinato a rappresentare il prezzo di vendita nei negozi outlet gestiti da Man Project S.
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L’AGCM ha verificato che si tratta di articoli nuovi, mai distribuiti attraverso i canali di vendita tradizionali – boutique o negozi – e commercializzati esclusivamente all’interno dei negozi outlet.
Questa circostanza è cruciale perché altera la percezione del consumatore, inducendolo a credere di usufruire di un’offerta vantaggiosa derivante da una liquidazione di rimanenze o da un’occasione di sconto su un marchio noto.
L’Autorità ha evidenziato come questa tecnica di prezzo non solo falsi la natura dell’offerta – non trattandosi di prodotti invenduti o di fine stagione – ma manipola anche la percezione del risparmio.
Il prezzo originario, barrato e mai effettivamente applicato, crea l’illusione di un significativo sconto, quando in realtà il consumatore acquista un capo nuovo a un prezzo predefinito, senza beneficiare di una reale riduzione rispetto al valore di mercato potenziale.
La condotta di Man Project S.
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configura una pratica commerciale scorretta, in quanto viola il principio di trasparenza e correttezza che deve improntare le relazioni tra professionisti e consumatori.
L’AGCM ha sottolineato come tale comportamento possa arrecare un danno collettivo, minando la fiducia dei consumatori nel mercato e distorcendo la concorrenza leale.
La sanzione irrogata mira a dissuadere la società dall’adozione di simili pratiche e a sensibilizzare l’intera filiera commerciale sull’importanza di garantire un’informazione accurata e veritiera ai consumatori, tutelando così i diritti e le aspettative di tutti gli attori del mercato.
L’episodio sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante delle strategie di vendita, specialmente in contesti commerciali caratterizzati da canali di distribuzione selettivi come i negozi outlet.







