La mobilitazione nazionale indetta dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) per venerdì 12 dicembre si configura come una risposta unitaria e determinata contro le recenti disposizioni governative, percepite come penalizzanti per i lavoratori e lesive dei diritti sindacali.
L’azione di sciopero generale, che coinvolgerà la totalità del tessuto economico e sociale, dal settore pubblico a quello privato, rappresenta un atto di forte dissenso e un appello al governo affinché riveda la sua linea politica.
Al di là della mera astensione dal lavoro, la giornata di protesta si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità delle conseguenze che tali provvedimenti possono avere sull’occupazione, sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla tenuta del welfare state.
Si tratta di un momento cruciale per riaffermare il ruolo dei sindacati come interlocutori privilegiati per la definizione delle politiche del lavoro e per la tutela dei diritti dei lavoratori.
La decisione di generalizzare lo sciopero, estendendolo a tutte le categorie professionali, sottolinea la pervasività del disagio e la condivisione di una visione critica nei confronti delle scelte governative.
La mobilitazione non si limita a una contestazione del presente, ma si proietta verso il futuro, sollecitando un dibattito costruttivo su un modello di sviluppo più equo e sostenibile.
Si segnala, tuttavia, una particolarità: il trasporto aereo, pur essendo un settore strategico, rimarrà escluso dalla partecipazione allo sciopero generale del 12 dicembre.
Tale esclusione è dovuta a una precedente proclamazione di uno sciopero specifico, già programmato per il 17 dicembre, che andrà a gravare in modo particolare su questo comparto.
L’obiettivo è evitare sovrapposizioni e massimizzare l’impatto della mobilitazione complessiva.
La CGIL invita tutti i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le forze sociali a sostenere attivamente la giornata di protesta, partecipando alle iniziative previste e diffondendo il messaggio di contestazione e di richiesta di un cambiamento di rotta.
La mobilitazione rappresenta una voce collettiva che reclama il diritto al lavoro dignitoso, alla giustizia sociale e alla partecipazione democratica.
La giornata del 12 dicembre si configura, quindi, non come un semplice giorno di sciopero, ma come un momento di riaffermazione dei valori fondanti del movimento sindacale e di rivendicazione di un futuro più giusto per tutti.
