L’ascesa delle stablecoin, strumenti finanziari digitali ancorati a valute fiat come il dollaro statunitense, ha generato un fenomeno economico di notevole portata, rivelando dinamiche inaspettate nei mercati finanziari globali.
Tether e Circle, le due principali entità dietro le stablecoin USDt e USDC rispettivamente, si sono distinte negli ultimi mesi non solo come emittenti di queste criptovalute, ma anche come attori significativi nel mercato obbligazionario statunitense a breve termine.
Le loro attività di acquisto netto, tra gennaio 2024 e settembre 2025, hanno raggiunto cifre considerevoli: quasi 50 miliardi di dollari per Tether e 20 miliardi per Circle.
Questi volumi di investimento li pongono in una posizione di rilievo, avvicinandosi persino alla Cina come acquirenti di titoli del Tesoro USA a breve termine.
Questo comportamento riflette la necessità di mantenere riserve adeguate per garantire la stabilità e la riscatto delle stablecoin, ma solleva anche interrogativi sul ruolo crescente di queste entità nel panorama finanziario.
La Banca Centrale Europea (BCE), nel suo Rapporto di Stabilità Finanziaria, ha espresso preoccupazioni specifiche riguardo a un potenziale scenario di “corsa alla liquidazione” delle stablecoin. In un contesto di incertezza o perdita di fiducia, una vendita massiccia di stablecoin potrebbe innescare un’ondata di vendite accelerate degli asset che queste società detengono come garanzia.
Queste riserve, costituite principalmente da titoli del Tesoro USA a breve termine, potrebbero subire un impatto significativo, amplificando la volatilità e potenzialmente destabilizzando i mercati obbligazionari americani.
La rapida crescita del mercato delle stablecoin, alimentata dalla loro crescente adozione come mezzo di pagamento e riserva di valore nel mondo delle criptovalute, amplifica ulteriormente questi rischi.
Le proiezioni attuali suggeriscono una capitalizzazione di mercato che potrebbe superare i 2.000 miliardi di dollari entro il 2028, un valore che la collocherebbe in competizione con istituzioni finanziarie tradizionali.
Questa crescita esponenziale rende imprescindibile un’analisi approfondita e una regolamentazione mirata.
La trasparenza delle riserve, la composizione degli asset detenuti e i meccanismi di gestione del rischio sono elementi cruciali da monitorare.
La BCE, e altre istituzioni finanziarie internazionali, sono chiamate a sviluppare framework normativi che garantiscano la resilienza del sistema finanziario, mitigando i rischi derivanti dalla crescente importanza delle stablecoin e prevenendo effetti domino potenzialmente destabilizzanti sui mercati dei titoli del Tesoro USA.
La questione non è solo di tutela degli investitori in criptovalute, ma di salvaguardia della stabilità dell’intero sistema finanziario globale.








