L’ennesima ondata di critiche, spesso infondate e opportunamente orchestrate, si è levata contro il nostro tentativo di riformare il disegno di legge concorrenza, in particolare per quanto concerne le complesse dinamiche delle tariffe telefoniche.
È innegabile che il mercato italiano, in questo ambito, presenti caratteristiche di profonda deregulation, quasi un darwinismo economico in cui la tutela del consumatore risulta spesso vulnerabile.
L’attuale sistema consente ai fornitori di modificare unilateralmente i prezzi, sfruttando clausole nascoste o variazioni imprevedibili che si traducono, per l’utente, in un incremento spesso insopportabile degli oneri economici, in netto contrasto con le promesse iniziali di convenienza.
La nostra proposta legislativa, nata dalla volontà di contrastare questa situazione, mirava a introdurre un quadro normativo basato su principi di regolarità, trasparenza e prevedibilità.
Non si trattava di un intervento paternalistico, bensì di un tentativo di stabilire regole chiare e comprensibili, finalizzate a proteggere i consumatori da pratiche commerciali potenzialmente vessatorie e a garantire una maggiore equità nel rapporto tra fornitore e utente.
La complessità del settore, con le sue molteplici componenti e la continua evoluzione tecnologica, richiede un approccio articolato e attento, capace di bilanciare le esigenze del mercato con la tutela del cittadino.
Le reazioni suscitate dalla nostra iniziativa hanno evidenziato un’interpretazione distorta e una strumentalizzazione intenzionale della proposta stessa.
Di fronte a tale scenario, e pur mantenendo la ferma convinzione della necessità di un intervento legislativo, abbiamo ritenuto opportuno ritirare temporaneamente l’emendamento, in un gesto di responsabilità e con la speranza di favorire un dialogo costruttivo.
Tuttavia, la questione rimane aperta e urgente.
È imprescindibile, pertanto, che venga immediatamente convocato un tavolo di confronto, con la partecipazione di tutte le parti interessate – operatori del settore, associazioni di consumatori, esperti giuridici e rappresentanti del governo – al fine di definire le migliori strategie per una regolamentazione efficace del mercato delle telecomunicazioni, che garantisca non solo la concorrenza, ma anche la protezione dei diritti dei cittadini e l’accesso a servizi essenziali a prezzi equi e trasparenti.
L’obiettivo è creare un ecosistema digitale sostenibile, in cui l’innovazione tecnologica convive con la tutela del consumatore, promuovendo un futuro digitale inclusivo e responsabile.





