La Commissione Europea ha attivato una verifica approfondita delle politiche di tutela minorile implementate da alcune delle più influenti piattaforme digitali, indirizzando una formale richiesta di documentazione a Snapchat, YouTube, Apple Store e Google Play.
L’iniziativa, annunciata dalla Vicepresidente Henna Virkkunen in occasione del Consiglio informale sulle telecomunicazioni tenutosi a Horsens, si configura come un atto concreto di applicazione del Digital Services Act (DSA), una normativa europea rivoluzionaria volta a rimodellare la governance delle piattaforme online.
Il DSA, entrato in vigore a novembre 2022, impone obblighi stringenti alle piattaforme considerate di “alto rischio” per la sicurezza online, con l’obiettivo primario di salvaguardare i diritti fondamentali degli utenti, inclusi i minori.
La Commissione, in qualità di supervisore di questo quadro normativo, si avvale di questa richiesta di informazioni per accertare in che misura le piattaforme selezionate stiano effettivamente onorando i loro impegni.
L’indagine non si limita alla mera verifica del rispetto formale delle disposizioni DSA.
La Commissione intende valutare la concretezza delle misure adottate, la loro efficacia nel prevenire e contrastare l’esposizione dei minori a contenuti dannosi, la trasparenza dei meccanismi di segnalazione e rimozione, e la reattività delle piattaforme alle segnalazioni di violazioni.
Tra le aree di particolare interesse rientrano le politiche relative alla verifica dell’età degli utenti, la prevenzione del cyberbullismo, la protezione contro l’adescamento online, e la gestione di contenuti legati a disturbi alimentari, autolesionismo e suicidio.
Si richiede inoltre un’analisi dettagliata degli algoritmi utilizzati dalle piattaforme e del loro impatto sulla visibilità di contenuti potenzialmente pericolosi per i minori.
Questa iniziativa segna un cambio di paradigma nella regolamentazione digitale europea.
La Commissione dimostra di voler assumere un ruolo attivo nel monitoraggio e nell’applicazione del DSA, esercitando una maggiore pressione sulle piattaforme per garantire un ambiente online più sicuro per i giovani.
La risposta alle richieste di informazioni da parte delle piattaforme sarà cruciale per determinare l’ulteriore corso dell’azione della Commissione, che potrebbe includere sanzioni pecuniarie significative e persino l’imposizione di misure correttive.
Il futuro della governance digitale europea, e in particolare la protezione dei minori online, dipenderà in gran parte dai risultati di questa indagine e dalle azioni conseguenti.





