Le compagnie aeree, da tempo sotto la lente d’ingrandimento per pratiche commerciali opache, sono nuovamente al centro di un’indagine avviata dal Codacons.
L’associazione ha presentato un esposto congiunto all’Antitrust e all’Enac, sollevando un’accusa di manipolazione delle durate di volo riportate sui biglietti aerei, una strategia volta a eludere le complesse normative sui rimborsi in caso di ritardo.
La presunta pratica, lungi dall’essere un’eccezione, sembra diffusa e varia a seconda della distanza percorsa.
Le discrepanze temporali, apparentemente innocue, si traducono in significativi vantaggi economici per le compagnie e svantaggi per i passeggeri.
Secondo le prime analisi del Codacons, i tempi di volo indicati superano la durata effettiva di circa 70 minuti per le tratte intercontinentali, come nel caso del volo Roma-Miami, fino a 20 minuti per i voli nazionali o europei di breve e media distanza.
Consideriamo alcuni esempi concreti.
Il collegamento tra Milano Malpensa e New York, un percorso cruciale per i viaggiatori d’affari e i turisti, viene pubblicizzato con una durata di 9 ore e 15 minuti, quando in realtà richiede circa 39 minuti in meno.
Analogamente, il lungo viaggio da Roma a Buenos Aires, una meta ambita per molti italiani, viene presentato come un volo di 14 ore, mentre la durata effettiva si attesta a 13 ore e 10 minuti, con una differenza di 50 minuti.
Anche voli verso destinazioni europee, apparentemente più semplici, non sfuggono a questa tendenza.
Il volo Roma-Istanbul vede un’aggiunta di 25 minuti alla durata reale, mentre il collegamento tra Venezia e Amsterdam è gonfiato di 24 minuti.
Anche le tratte verso Atene, Madrid, e altre città europee vedono discrepanze, rispettivamente di 23, 22, e tempi simili.
Questa distorsione non è solo una questione di pochi minuti; si tratta di una pratica che altera la trasparenza del mercato e potenzialmente inganna i consumatori.
Il Codacons sottolinea che tali ritocchi, sommati a migliaia di passeggeri, generano ingenti somme di denaro per le compagnie aeree, mentre i viaggiatori si trovano a fronteggiare un’informazione non veritiera.
L’indagine congiunta mira a fare luce su questa problematica, valutando se tali pratiche configurino una violazione delle norme sulla concorrenza e sulla protezione dei consumatori.
Si auspica che l’Antitrust e l’Enac intervengano per garantire maggiore trasparenza e correttezza nel settore del trasporto aereo, tutelando i diritti dei passeggeri e promuovendo un mercato più equo e affidabile.
L’associazione si impegna a monitorare l’evoluzione della situazione e a denunciare eventuali irregolarità.





