Nel cuore dell’Etruria, un capolavoro del passato attende di essere riportato alla luce: il Sarcofago degli sposi, una delle più famose opere etrusche conservate nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Ritrovata a Cerveteri nel 1881, quest’opera d’arte è un vero e proprio puzzle di circa quattrocento pezzi in terracotta, che ha stupito il mondo con la sua bellezza e raffinatezza già 2500 anni fa. Ora, grazie a una nuova stagione di studi e restauri, questo tesoro dell’arte antica sta per essere restituito alla sua forma originale.La missione dei restauratori è ardua: non solo recuperare le parti danneggiate o perse con il tempo, ma anche progettare un piano conservativo e di manutenzione che garantirà la longevità dell’opera. La collaborazione tra il Museo Nazionale Etrusco e l’Istituto Centrale per il Restauro è stata decisiva per portare a termine questo ambizioso progetto, finanziato grazie all’Art Bonus: un’iniziativa virtuosa che sostiene la conservazione del patrimonio culturale italiano con fondi privati.Tra le novità più interessanti di questa stagione di restauri, ci sono l’utilizzo di strumenti innovativi come scanner e stampa 3D per ristudiare e ricostruire alcuni dettagli importanti dell’opera. Sarà inoltre realizzato un supporto in fibra di carbonio, che sostituirà le lastre metalliche installate nel passato: queste hanno contribuito a deformare la struttura del sarcofago e a renderla più pesante. Questo nuovo materiale sarà in grado di offrire una stabilità ancora migliore senza comprometterne l’estetica.La fase pilota del progetto si è concentrata sulla parte corrispondente alle gambe dei due sposi, che sono stati soggetti a un processo di restauro conservativo che ha cercato di mantenere inalterate le aree di lavoro effettuate nel passato. Gli abiti e i piedi del marito, le scarpe della moglie con il tipico stiletto dell’epoca etrusca sono stati attentamente curati per rispettare l’integrità originaria.Il progetto del restauro del Sarcofago degli sposi rappresenta una sfida storica che richiede molta cura e dedizione, ma anche creatività e innovazione. Gli esperti di Villa Giulia, con il supporto dell’Istituto Centrale per il Restauro, lavoreranno duramente per consegnarci un capolavoro rinnovato nel suo aspetto cromatico: i colori originari della terracotta risulteranno più intensi e realistici.L’obiettivo è quello di completare questi restauri entro l’estate, in modo da poter aprire al pubblico la possibilità di ammirare il Sarcofago degli sposi in tutta la sua bellezza rinnovata. Gli appassionati di arte e storia potranno visitare i lavori due giorni a settimana (martedì e giovedì, dalle 10 alle 13) e partecipare al dialogo a tu per tu con gli esperti impegnati nel restauro.Questa iniziativa è un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che risulta ancora più significativo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. La Banca Popolare del Cassinate ha sostenuto questa iniziativa con entusiasmo: il suo mecenate ha creduto nelle possibilità di ripristinare un capolavoro della storia a favore dei cittadini.L’accessibilità al patrimonio culturale è un diritto fondamentale, e i musei italiani devono fare tutto il possibile per rendere questo bene comune fruibile da tutti. L’intento di ripristinare il Sarcofago degli Sposi nella sua bellezza originaria non si limita all’aspetto artistico: si traduce in un impegno a far sentire i visitatori parte attiva nel processo creativo e culturale, anche attraverso la partecipazione ai lavori del restauro.In questo modo, il patrimonio culturale italiano non sarà più solo una collezione di reliquie, ma diventerà un’opera in continua evoluzione, che richiede l’impegno di generazioni future per essere custodito e conservato.