01 luglio 2024 – 17:13
Attualmente in Italia vi sono 555 giovani detenuti negli istituti penali per minorenni, di cui il 47% sono minori stranieri non accompagnati. Questo rappresenta un picco senza precedenti nel periodo successivo alla pandemia. L’aumento significativo dei minori stranieri non accompagnati sembra essere uno dei principali fattori che hanno influito su questi numeri in crescita.
Nelle ultime settimane, si è proceduto al ripristino delle 44 celle danneggiate e messe fuori uso a causa di atti vandalici, tra cui numerosi incendi, commessi dagli stessi giovani ospiti delle strutture in diversi istituti penali, tra i quali spicca il Beccaria di Milano. Questa situazione evidenzia la complessità e la delicatezza della gestione degli istituti penali per minorenni, soprattutto quando si tratta di minori stranieri non accompagnati. È necessario affrontare con urgenza questa problematica, garantendo un ambiente sicuro e adeguato per tutti i giovani detenuti, indipendentemente dalla loro provenienza
.L’importanza di offrire percorsi educativi e programmi di reinserimento sociale efficaci diventa cruciale per evitare che questi ragazzi cadano nuovamente nella spirale della criminalità. È fondamentale investire risorse e energie nella riabilitazione e nel sostegno psicologico dei giovani detenuti, affincheeacute; possano avere una reale possibilità di reinserirsi nella società in modo costruttivo una volta scontata la pena.Inoltre, è essenziale promuovere politiche mirate all’integrazione sociale dei minori stranieri non accompagnati, fornendo loro opportunità concrete per costruire un futuro dignitoso e stabile nel nostro Paese. Solo attraverso un approccio olistico e inclusivo sarà possibile affrontare le sfide legate alla criminalità giovanile e garantire un futuro migliore per tutti i giovani coinvolti nel sistema penitenziario minorile italiano.