Il dibattito sull’energia e sulle politiche tariffarie è diventato sempre più urgente a seguito dell’aumento dei profitti delle imprese energetiche durante il periodo bellico. Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha sollevato la questione durante un’assemblea a Milano, evidenziando come i governi non abbiano agito per ridurre le tariffe nonostante i margini di guadagno record delle aziende del settore.L’Italia si trova ad affrontare uno dei costi energetici più elevati in Europa, con Landini che sottolinea la necessità di separare i costi dell’elettricità da quelli del gas, che attualmente ne determinano il prezzo. Inoltre, si pone l’accento sulla mancanza di un organismo regolatore in grado di garantire tariffe accessibili per tutti e di proteggere i consumatori più vulnerabili.Landini ha anche toccato il tema del nucleare, evidenziando la lunga tempistica richiesta per lo sviluppo di una tecnologia nucleare pulita e ponendosi la domanda su come l’Italia possa raggiungere tali obiettivi nel breve termine. L’accento viene posto sugli investimenti nelle energie rinnovabili come soluzione immediata e concreta, sottolineando la presenza di progetti validi che spesso rimangono inascoltati.In un contesto in cui l’energia rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese, emerge la necessità di politiche energetiche mirate a garantire equità, sostenibilità e accessibilità per tutti i cittadini italiani.
Energia e politiche tariffarie: Landini solleva il dibattito a Milano
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