Nella giornata odierna, presso il penitenziario di San Vittore a Milano, si è verificato un episodio di rilevanza giudiziaria coinvolgente i vertici delle tifoserie organizzate del Milan e dell’Inter. Di fronte al giudice Domenico Santoro e ai pubblici ministeri, i principali esponenti degli ultrà milanisti e interisti hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori svoltisi in seguito all’operazione congiunta della Direzione distrettuale antimafia milanese insieme alla Polizia e alla Guardia di Finanza.Tra coloro che hanno scelto il silenzio vi sono Francesco Lucci, difeso dall’avvocato Jacopo Cappetta e membro autorevole della curva Sud milanista, insieme a Riccardo Bonissi e Luciano Romano, anch’essi coinvolti nelle accuse riguardanti l’associazione per delinquere legata alla tifoseria rossonera.Inoltre, Andrea Beretta, ex capo della curva Nord interista che faceva parte del direttivo insieme a Marco Ferdico e Antonio Bellocco – quest’ultimo affiliato al clan ‘ndranghetista omonimo ed assassinato da Beretta lo scorso settembre – ha deciso di non rispondere alle domande dei magistrati.Gli interrogatori proseguiranno nel pomeriggio o nei giorni successivi, ma sinora la posizione dei sedici ultras detenuti sembra essere unitaria: mantenere il silenzio dinanzi al tribunale. La vicenda continua a destare interesse per le implicazioni criminali che potrebbero emergere dalle indagini in corso.
Episodio giudiziario coinvolge vertici tifoserie Milan e Inter
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