La tragica morte di Fabio Ravasio, investito e ucciso il 9 agosto scorso a Parabiago, nel Milanese, non è stata causata da un banale incidente stradale ma si è rivelata essere una vera e propria esecuzione. I carabinieri di Legnano hanno agito su segnalazione della Procura di Busto Arsizio e hanno arrestato sei individui con l’accusa di omicidio, dopo che la loro confessione ha portato al ritrovamento dell’auto coinvolta nell’omicidio.Testimoni oculari hanno raccontato che un’auto nera ha deliberatamente cambiato corsia per investire frontalmente Fabio con estrema violenza, facendolo cadere e sbattere contro un guard-rail. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che la targa dell’auto era falsificata e collegandola alla vittima è emerso un legame conosciuto tra i due, entrambi residenti a Parabiago e appassionati di ciclismo.Le autorità hanno avviato approfondite indagini sulle relazioni sociali di Ravasio, scoprendo dettagli significativi che confermano l’intenzionalità dell’investimento mortale. Alcune persone chiave sono state convocate in Procura dove hanno confessato le proprie responsabilità e quelle degli altri complici, svelando anche motivazioni economiche dietro all’omicidio. Inoltre, hanno indicato il nascondiglio dell’auto nel garage di uno dei complici.I sei arrestati sono stati trasferiti in carcere a Busto Arsizio mentre le indagini proseguono per fare luce su questo tragico episodio che ha sconvolto la comunità locale.
Esecuzione a Parabiago: arrestati sei individui per l’omicidio di Fabio Ravasio
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