12 maggio 2025 – 21:29
Nuova ondata eruttiva dell’Etna: la tredicesima in pochi mesi, con il vulcano che oscillava tra “stop and go” nella zona sommitale, mentre il cratere Sud-Est sussultava di attività stromboliana. L’evento fu osservato dal telescopio spaziale a partire dalle 19:30 dagli istituti di monitoraggio dell’Etna, l’Osservatorio Etneo e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con sede in Catania. I modelli prevedono che le eventuali nubi eruttive si disperderanno verso Est-Sud-Est.La nebbia presente sulla sommità dell’Etna ostacolava l’osservazione dei dettagli della sua attività. Il tremore sismico, indice del quantitativo di energia che scorre attraverso i condotti magmatici interni al vulcano, ha registrato un gradito aumento dalle 12:00 circa fino alle 19:00 e continua ad aumentare anche in questo momento.La localizzazione delle fonti dei tremiti si concentra nell’area del cratere di Sud-Est, a una quota di circa 2.800 metri sopra il livello del mare. Dallo stesso periodo è stato osservato un minimo ma significativo effetto infrasonico caratterizzato da eventi infrasonici molto deboli.Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno rilevato variazioni notevoli in questo momento. Il bollettino VONA (Volcano observatory notices for aviation) dell’Ingv è stato portato all’attenzione pericolosa, ma la presente fasi eruttiva non sembra compromettere l’integrità dell’Aeroporto Internazionale “Vincenzo Bellini” di Catania.La situazione si protrae a causa della scarsa visibilità dovuta alla presenza di una copertura nuvolosa.
