“Fiera Artissima: il Dia de los Muertos anima Torino con visioni latinoamericane e connessioni globali”

01 novembre 2024 – 01:45

L’atmosfera di Torino si anima con il Dia de los Muertos che sembra guidare una fiera dedicata ai sogni e alle visioni. Artissima, con la sua forte impronta latinoamericana, apre nuove rotte e accoglie nuove gallerie desiderose di mostrare e raccontare una realtà densa di contrasti. Più che costruire ponti, l’obiettivo è creare un crocevia tra l’Europa e Torino, che in questa settimana diventa il luogo ideale per lo scambio reciproco: qui si importano idee e si esportano connessioni.L’Oval intraprende il suo viaggio con una decina di gallerie, ognuna portando con sé non solo artisti sudamericani ma anche la propria latitudine culturale in un fermento che trascende i confini temporali. Alex Mor racconta della sesta edizione della sua galleria a Torino: “Non portiamo solo il nostro background geografico, ma una serie di tematiche che uniscono artisti provenienti da ogni parte del mondo. Qui ci sentiamo a casa perché il pubblico è preparato, brillante e curioso.”La scena artistica di Bogotà è descritta come ricca e frenetica, riflettendo una città vivace con un mercato artistico in crescita e numerose gallerie come canali di comunicazione. Le nuove generazioni di artisti non sono più limitate ai conflitti sociali evidenti, ma portano storie di speranza e cambiamento.Dall’altra parte dell’oceano arriva la rivoluzione rappresentata dalla prima presidente donna del Messico, simbolo di un cambiamento che permea prima l’ambiente artistico e poi quello politico. Banda Municipal presenta due artisti messicani impegnati nel recupero dei territori violati: “Il Messico vibra e noi anticipiamo il cambiamento attraverso un’arte incentrata sul rispetto.”Il direttore Fassi esprime grande orgoglio per il modo in cui Artissima sostiene queste realtà emergenti: “Non soffocchiamo gli espositori come altrove; offriamo spazi accessibili soprattutto alle New Entries, creando un hub in cui l’energia creativa è palpabile. Queste collaborazioni hanno portato innovazioni significative avvicinando giovani galleristi che portano avanti questioni irrisolte con linguaggi diversificati.” L’attenzione è sempre rivolta a legare questi artisti ad acquirenti sensibili alle loro opere, offrendo cura e creando una rete solida basata sulla reciprocità.

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