21 gennaio 2025 – 16:01
La Fiera di Sant’Orso di Donnas ha resistito all’impatto del maltempo senza subire danni. Domenica scorsa, il pittoresco borgo della Bassa Valle è stato invaso da una folla di visitatori entusiasti, provenienti soprattutto dalla Valle d’Aosta e dal Piemonte, determinati a sfidare il gelo e la pioggia per ammirare le opere degli abili artigiani. Nonostante la pioggerella che ha accompagnato l’intera giornata – racconta con sorriso Graziano Comola, presidente del comitato organizzatore – il numero di partecipanti è stato significativo, anche se risulta sempre complicato quantificarlo con precisione. Le condizioni meteorologiche non sono state favorevoli, ma il resoconto finale è comunque positivo.Tra i 380 espositori previsti per l’occasione si sono verificate alcune defezioni, dovute a malattie improvvisate o rinunce dell’ultimo minuto causate dal cattivo tempo. A questi numeri si aggiungono le 16 scuole che hanno partecipato con le loro creazioni in scultura, intaglio del legno, tornitura e vannerie: un mix affascinante che spazia dalla storica scuola di Issogne, attiva da ben 55 anni, fino alla rinnovata scuola di Champorcher riaperta dopo vent’anni di chiusura. Siamo ormai consolidati sul fronte organizzativo – commenta con orgoglio Alessandro Cretaz – anche se gestire un evento così impegnativo richiede sempre grande impegno e dedizione.Il successo della Fiera di Sant’Orso testimonia la forza e la vitalità delle tradizioni artigianali locali, capaci di attrarre un pubblico appassionato nonostante le avversità atmosferiche. L’evento rappresenta un momento prezioso per celebrare l’eccellenza artigianale della regione e favorisce lo scambio culturale tra artisti e visitatori provenienti da diverse realtà geografiche. La perseveranza degli organizzatori e la passione degli artigiani contribuiscono a preservare e valorizzare un patrimonio storico-culturale ricco e affascinante che merita di essere tramandato alle generazioni future.
