lunedì 15 Settembre 2025
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Allarme West Nile Virus a Grosseto: primo caso autoctono

Allarme West Nile Virus a Grosseto: Indagini in corso dopo il primo caso autoctonoUn caso di West Nile Virus rilevato a Grosseto desta preoccupazione e innesca un’immediata risposta da parte delle autorità sanitarie.
La Asl Toscana Sud Est ha ufficializzato la notizia, comunicando di aver ricevuto e analizzato la segnalazione proveniente dall’Azienda Toscana Centro.

Questo episodio, il primo caso autoctono documentato nella zona, sottolinea la presenza del virus nell’ecosistema locale e la potenziale vulnerabilità della popolazione.
Il West Nile Virus, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette (in particolare, *Culex pipiens* e altre specie), è un arbovirus che può causare una serie di sintomi, da lievi manifestazioni simil-influenzali a patologie neurologiche più gravi, seppur rare.

L’incidenza del virus è influenzata da fattori ambientali complessi, tra cui le condizioni climatiche, la disponibilità di habitat acquatici per la riproduzione delle zanzare e la presenza di serbatoi virali, come uccelli selvatici (soprattutto corvidi) che agiscono come amplificatori del virus.

La persona colpita, residente o comunque soggiornante nel comune di Grosseto durante il periodo di incubazione, ha innescato un protocollo di indagine ambientale.

Tale indagine, condotta in stretta collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IzsLER), mira a definire l’estensione della presenza del virus e a identificare i siti di riproduzione delle zanzare vettrici.
La mappatura dei focolai larvali è cruciale per implementare interventi mirati di controllo delle zanzare, come trattamenti larvicidi e adulticidi, e per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di misure preventive individuali.
L’indagine comprende il campionamento di zanzare per l’analisi virologica, l’identificazione delle specie vettrici presenti nell’area, la valutazione dei livelli di presenza del virus negli uccelli selvatici e l’analisi delle condizioni ambientali che favoriscono la proliferazione delle zanzare.
Parallelamente, la Asl sta intensificando le attività di informazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di repellenti, l’eliminazione di ristagni d’acqua (come sottovasi, pneumatici, grondaie ostruite) e la manutenzione di aree verdi per ridurre la presenza di zanzare.

Il caso di Grosseto rappresenta un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di un monitoraggio costante del territorio, un’efficace gestione delle risorse idriche e una stretta collaborazione tra le istituzioni sanitarie, gli enti locali e la comunità scientifica per mitigare il rischio di nuove infezioni e tutelare la salute pubblica.
L’attenzione è focalizzata sulla comprensione del ciclo epidemico del virus e sull’adozione di strategie di prevenzione basate su evidenze scientifiche, al fine di ridurre la vulnerabilità della popolazione e garantire la sicurezza del territorio.

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