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mercoledì 12 Novembre 2025

Arezzo: Bambino intossicato da cannabis, arrestato lo zio.

Ad Arezzo, una vicenda drammatica ha scosso la comunità, mettendo in luce le pericolose conseguenze della coltivazione e della diffusione di sostanze stupefacenti.
Un evento apparentemente banale – un bambino di quattro anni che mangia dei biscotti – si è trasformato in una situazione di grave rischio per la salute del piccolo, con implicazioni legali di notevole portata.
Il bambino, dopo aver ingerito involontariamente dei biscotti contenenti cannabis, si è improvvisamente sentito male, perdendo conoscenza.

L’intervento tempestivo dei soccorsi ha permesso il trasporto in ospedale, dove le analisi tossicologiche hanno confermato la presenza di concentrazioni significative di cannabinoidi nel suo organismo, sia nel sangue che nelle urine.

La madre, sconvolta, ha ricostruito agli operatori sanitari che il bambino si trovava a casa dei nonni e aveva consumato i biscotti, preparati in precedenza dallo zio.

La ricostruzione degli eventi ha immediatamente innescato un’indagine da parte delle forze dell’ordine, che hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione dello zio.
La scoperta è stata sconvolgente: sul retro della casa, in un capanno improvvisato, si celava una sofisticata serra per la coltivazione di cannabis.
L’allestimento professionale, con lampade di coltivazione, sistemi di ventilazione e fertilizzanti specifici, testimoniava un’attività organizzata e ben strutturata.

Oltre alle piante in fase di crescita, gli agenti hanno rinvenuto una considerevole quantità di marijuana già essiccata, pronta per la distribuzione, e una scorta di biscotti alla cannabis, con un peso complessivo di circa 500 grammi.
L’uomo, incensurato ma con precedenti segnalazioni per consumo di stupefacenti, è stato arrestato con l’accusa di detenzione, coltivazione e produzione illecita di sostanze stupefacenti.

Parallelamente, è stato denunciato per lesioni personali colpose, a seguito del grave episodio che ha coinvolto il nipote.
La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità genitoriale e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione sui pericoli derivanti dalla diffusione di sostanze stupefacenti, soprattutto in ambienti frequentati da bambini.
La direttissima ha convalidato l’arresto, rimandando il caso a un’udienza successiva.

L’episodio, al di là delle conseguenze legali, evidenzia l’importanza di misure preventive e di un controllo più rigoroso per proteggere la sicurezza e la salute dei minori, esposti a rischi inattesi e potenzialmente irreversibili.

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