Un nuovo capitolo di contenziosi urbanistici minaccia il paesaggio collinare di Bagno a Ripoli (Firenze), aggiungendosi alla recente polemica per l’imponente installazione al posto del Teatro Comunale.
L’associazione Valle di Rimezzano lancia l’allarme: la International School of Florence (ISF), istituto d’eccellenza con sede in via del Carota, sembra intenzionata a riproporre un progetto di ampliamento edilizio che, solo pochi mesi fa, è stato giudicato inaccettabile dagli uffici tecnici del Comune.
Il piano, inserito nel Piano Operativo Comunale del 2023, prevedeva una consistente espansione della struttura, con la realizzazione di nuove costruzioni per quasi 10.000 metri quadrati e la creazione di un ampio parcheggio.
Quest’ultima soluzione implicava uno sbancamento significativo del versante nord della valle di Rimezzano, un’area particolarmente delicata.
La zona è sottoposta a vincoli paesaggistici stringenti, in quanto si colloca all’interno della più estesa riserva di ripopolamento della Città Metropolitana di Firenze, un ecosistema cruciale per la biodiversità locale.
L’associazione Valle di Rimezzano, da due anni impegnata nella battaglia contro l’opera, denuncia come questo caso riveli un’escalation nell’impatto antropico, che si estende ora dalle aree urbane alle zone collinari.
La percezione è quella di una fragilità del sistema normativo, incapace di prevenire decisioni potenzialmente dannose e di garantire la trasparenza e la responsabilità delle parti coinvolte.
La valle di Rimezzano è inoltre soggetta a un elevato rischio idrogeologico, un fattore che aggrava ulteriormente la delicatezza dell’area e la pericolosità di interventi invasivi.
A questo si aggiunge il problema del traffico, già congestionato sulla stretta via del Carota, che verrebbe letteralmente paralizzato da un aumento così consistente del numero di studenti, previsto in circa 800 unità.
Non secondario, il problema delle infrastrutture: la zona è priva di un adeguato sistema di fognature, creando potenziali problemi di smaltimento delle acque reflue.
La Giunta comunale insediatasi nel 2024 aveva espresso parere contrario al progetto proprio in ragione di queste criticità, evidenziando la sua incompatibilità con la tutela del territorio e la qualità della vita dei residenti.
Di fronte a questa situazione, l’associazione, a nome di una vasta comunità di cittadini di Bagno a Ripoli e Firenze, si rivolge al Console Generale degli Stati Uniti a Firenze, Daniela Ballard, sollecitandola a intervenire presso la International School of Florence per dissuaderla dal perseguire un progetto considerato inaccettabile.
Come atto di protesta, è stato programmato un flash mob per il 22 settembre, un segnale di forte dissenso e di monito per le istituzioni.
La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla governance del territorio, sul ruolo delle istituzioni e sulla necessità di un approccio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.