Un recente caso di Dengue, una malattia virale tropicale emergente, ha coinvolto una residente a Livorno, rientrata da un viaggio nel Sud-Est Asiatico. La diagnosi, formulata in seguito a una presentazione clinica caratterizzata da una febbre lieve, sottolinea l’importanza di considerare la storia epidemiologica del paziente, in particolare i recenti soggiorni in aree ad alta prevalenza di malattie trasmesse da vettori. La tempestività della diagnosi, resa possibile da approfondite indagini diagnostiche supportate dall’esperienza del reparto di Malattie Infettive, è cruciale per l’implementazione di misure di controllo e prevenzione.La Asl Toscana Nord Ovest ha prontamente comunicato l’evento, rassicurando la comunità che la paziente, attualmente stabile e non richiedente ospedalizzazione, non costituisce un rischio di contagio diretto per la popolazione. La gestione del caso, conforme alle linee guida nazionali e internazionali, si concentra sul monitoraggio clinico e la somministrazione di indicazioni terapeutiche specifiche da seguire a domicilio.L’evento ha innescato un’azione di risposta immediata da parte dei servizi di igiene pubblica, che, in coordinamento con il Comune di Livorno, hanno disposto un intervento mirato di disinfestazione. Tale azione preventiva non si limita alla prossimità dell’abitazione della paziente, ma estende la sua applicazione anche agli ambienti ospedalieri, riconoscendo il potenziale rischio di diffusione del virus.La Dengue, causata da quattro serotipi distinti del virus *Flavivirus*, rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica globale, con un aumento significativo dell’incidenza e della prevalenza in molte regioni del mondo. La trasmissione avviene esclusivamente tramite la puntura di zanzare del genere *Aedes*, in particolare *Aedes aegypti* e *Aedes albopictus* (zanzara tigre), che agiscono come vettori. La zanzara, dopo aver pungido un individuo infetto durante la fase viremica iniziale (generalmente nei primi giorni della malattia), diventa contagiosa per un periodo variabile, potenzialmente prolungato, e può trasmettere il virus ad altri soggetti. L’episodio livornese evidenzia la vulnerabilità anche di aree geografiche temperate alla diffusione di arbovirosi, a causa dell’espansione della zanzara tigre, favorita da cambiamenti climatici e dalla globalizzazione dei viaggi. Per mitigare il rischio di insorgenza di una trasmissione autoctona, è fondamentale perseguire strategie di controllo vettoriale efficaci, volte a ridurre la densità delle zanzare competenti, unitamente a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di misure di prevenzione personale, come l’utilizzo di repellenti, l’eliminazione di potenziali siti di riproduzione delle zanzare (acqua stagnante) e l’adozione di abbigliamento protettivo. La sorveglianza epidemiologica continua e l’attività di ricerca scientifica sono essenziali per comprendere meglio la dinamica della malattia e sviluppare strumenti di prevenzione e controllo sempre più efficaci.
Dengue a Livorno: Caso Importato e Allerta Zanzare Tigre
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