Firenze reinventa la mobilità turistica nel suo cuore storico, un cambiamento radicale che segna una svolta nella gestione del flusso di visitatori e nella qualità della vita dei residenti.
A partire da oggi, la tradizionale presenza di caddy, risciò e golf car all’interno dell’area patrimonio mondiale UNESCO è stata ufficialmente bandita, una decisione attuata senza immediate contestazioni da parte delle autorità municipali.
Parallelamente all’entrata in vigore del divieto, si è aperto il cosiddetto “click day” dedicato all’acquisizione del nulla osta per le navette autorizzate a operare all’interno del centro storico.
Queste navette, limitate a un numero massimo di 24, saranno operative esclusivamente lungo due itinerari circolari predefiniti: il “Lungarno Ovest” e il “Piazzale e Lungarni Est”.
La definizione precisa di questi percorsi e le modalità di gestione del servizio sono state elaborate congiuntamente dagli assessori Jacopo Vicini (sviluppo economico e turismo) e Andrea Giorgio (mobilità), nel quadro di un regolamento innovativo che mira a bilanciare le esigenze del turismo e la tutela del patrimonio urbano.
Il sistema di assegnazione dei nulla osta è strutturato in base al rigore cronologico delle richieste pervenute tramite PEC, creando un elenco provvisorio che determinerà l’assegnazione dei permessi.
Ogni soggetto privato potrà ottenere un massimo di tre nulla osta, a garanzia di una distribuzione equa delle opportunità.
La violazione delle norme previste dal regolamento comporterà severe sanzioni, tra cui il sequestro dei mezzi non autorizzati e il ritiro dei permessi, unitamente a pesanti multe per le navette che opereranno in maniera irregolare.
La sindaca Sara Funaro ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendola “una misura di buon senso che restituisce le piazze e i luoghi di attrazione ai cittadini”.
Questa scelta si inserisce nel più ampio decalogo per il turismo sostenibile, con l’obiettivo prioritario di alleggerire la pressione sull’area UNESCO e di garantire un’esperienza turistica di maggiore qualità e rispettosa dell’ambiente urbano.
Tuttavia, l’implementazione del nuovo regolamento non è esente da contestazioni.
Augusto Niccolai, presidente del consorzio Green Go Italia, ha duramente criticato la procedura, definendola un “fuffa day”, e ha annunciato un ricorso al TAR, lamentando una eccessiva discrezionalità riservata all’amministrazione comunale.
La sua preoccupazione è legata alla possibilità di sospensioni o modifiche del procedimento, e alla mancanza di certezze sui tempi di pubblicazione della graduatoria.
Inoltre, Niccolai ha evidenziato l’apparente continuità delle operazioni del “City sightseeing bus”, un servizio che, a suo dire, contraddice l’obiettivo di regolamentazione e decongestionamento del centro storico.
La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità a lungo termine di questa nuova politica di mobilità turistica e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra amministrazione, operatori e rappresentanti del settore per garantire un equilibrio tra sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale.