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Firenze per Gaza: Campane e clacson per la pace.

Firenze, 27 Luglio – Un coro di campane e il suono dei clacson si alzeranno questa sera a Firenze e in diocesi, in un gesto di profonda angoscia e speranza per la fine del conflitto a Gaza.
Alle ore 22, il campanone della Cattedrale di Santa Maria del Fiore unirà la propria voce a quella di innumerevoli altre chiese, in un’invocazione collettiva per una pace che trascenda le armi, una pace disarmante per la sua stessa potenza evocativa.

L’iniziativa, promossa dalla Curia fiorentina, riflette la preoccupazione e la sofferenza delle comunità cristiane, che si fanno interpreti di una preghiera incessante rivolta al divino, affinché il clangore delle armi si plachi e lasci spazio alla riconciliazione.

Non si tratta di una semplice manifestazione, ma di un’espressione di compassione e solidarietà verso un popolo martoriato.
Parallelamente, una mobilitazione inedita coinvolge il mondo dei tassisti.
Uritaxi, l’organizzazione di categoria fiorentina, invita i propri iscritti e tutti i colleghi italiani a partecipare attivamente, suonando il clacson alle 22.

Questo gesto simbolico mira a focalizzare l’attenzione sulla gravissima crisi umanitaria che affligge Gaza, una tragedia che si consuma sotto gli occhi del mondo.
La situazione a Gaza è di proporzioni catastrofiche.
La popolazione palestinese, innocente e indifesa, è intrappolata in un vortice di violenza e privazioni, con conseguenze devastanti per la sua sopravvivenza.
L’azione non è rivolta contro nessuno, ma si pone come un piccolo, concreto atto di sostegno alla vita, al popolo palestinese che, nel silenzio e nella sofferenza, affronta un’esperienza di profonda disumanizzazione.

I bombardamenti, incessanti da quasi due anni, hanno già causato migliaia di vittime, colpendo indiscriminatamente civili, bambini, anziani e donne, spesso impegnati nella semplice ricerca di cibo.

La memoria del tragico evento del 7 ottobre 2023, pur gravissima, non può offuscare la presente, urgente emergenza umanitaria.

Le autorità internazionali, le Nazioni Unite e la Chiesa, hanno ripetutamente denunciato la drammatica situazione.
Gaza rischia di precipitare in un disastro ancora più grave, con il concreto pericolo di milioni di morti a causa della fame e delle malattie, una realtà già tangibile da mesi, segnata da una crescente fragilità e disperazione.
L’azione di questa sera è un appello all’umanità, un monito per il mondo, affinché si intervenga urgentemente per porre fine a questa spirale di sofferenza e per garantire un futuro dignitoso al popolo palestinese.

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