Un fiume umano, stimato in oltre diecimila persone, ha invaso le strade di Firenze in una vibrante espressione di dissenso e speranza, per la “Wish Parade”, un evento corale promosso da un’ampia coalizione di collettivi di sinistra. Lungi dall’essere una semplice marcia, la Wish Parade si è configurata come un crogiolo di istanze e rivendicazioni, un palcoscenico collettivo che ha dato voce a una molteplicità di battaglie sociali e politiche.Il corteo, partito da Novoli, in particolare da via Forlanini, ha tracciato un percorso che ha attraversato il tessuto urbano, dalla periferia verso il cuore verde della città, culminando nel suggestivo Parco delle Cascine. La sua traiettoria, attraverso via Ponte alle Mosse fino a Porta al Prato, ha rappresentato un percorso simbolico, un passaggio dal margine al centro, dalla voce dissenziente alla richiesta di riconoscimento e cambiamento.Quindici carri allegorici, veri e propri teatri itineranti, hanno amplificato il messaggio attraverso un’esplosione di suoni e immagini. La musica, pulsante e coinvolgente, ha creato un’atmosfera di festa e di condivisione, trasformando il corteo in una celebrazione della resilienza e della speranza.L’eterogeneità della coalizione di partecipanti ha reso la Wish Parade un microcosmo della società civile. Gruppi antagonisti, centri sociali autogestiti, associazioni LGBTQIA+, movimenti per la difesa degli spazi pubblici, attivisti pro-Palestina, pacifisti e numerose altre formazioni hanno trovato in questa manifestazione un punto d’incontro, un luogo in cui condividere le proprie battaglie e costruire ponti tra diverse sensibilità.Le rivendicazioni che hanno animato il corteo sono state molteplici e complesse. Critiche severe al D.L. Sicurezza, percepito come un attento strumento di repressione, si sono affiancate a denunce del crescente riarmo dell’Unione Europea, visto come un segnale preoccupante di deriva militarista. In particolare, l’orrore del genocidio in corso a Gaza ha rappresentato una ferita aperta, un monito costante alla necessità di un impegno concreto per la giustizia e la pace. Oltre a queste istanze globali, il corteo ha posto l’accento sulla necessità di tutelare i diritti dei soggetti vulnerabili: migranti, persone in condizione di povertà, individui ai margini della società.L’evento, iniziato nel tardo pomeriggio, si è protratto fino alla serata, con musica e dibattiti previsti nel prato del Quercione alle Cascine. Il passaggio attraverso viale Lincoln, all’interno del parco, ha offerto uno spettacolo suggestivo, con il corteo che si snodava lungo le rive dell’Arno.L’occupazione temporanea delle vie cittadine ha inevitabilmente generato disagi al traffico, ma si è trattato di un sacrificio necessario per dare voce a una comunità che si fa sentire. L’impegno a restituire le strade alla città, una volta conclusa la manifestazione, testimonia il rispetto per la convivenza civile e la volontà di esercitare il diritto di protesta in modo responsabile. La Wish Parade, in definitiva, si è configurata come un atto di resistenza festosa, un appello al cambiamento e una celebrazione della solidarietà umana.
Firenze, Wish Parade: Diecimila Persone Invadono le Strade
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